Caos mensa ospedaliera, la difesa di Siarc: «Protesta senza preavviso»
L'azienda catanzarese dice di aver comunque garantito i pasti in «estrema emergenza e con l'ausilio delle forze dell'ordine». Intanto il management societario ha segnalato l'accaduto alla Prefettura per «procedere al licenziamento dei responsabili»
CORIGLIANO-ROSSANO - È fortissima la presa di posizione della Siarc, azienda che si occupa della refezione ospedaliera anche nei presidi di Corigliano-Rosano, dopo quanto accaduto stamani. Vi abbiamo raccontato dei disagi patiti dai degenti, rimasti senza colazione e senza pranzo, e dell'altruismo del personale sanitario che in alcuni casi si è sostituituo al servizio di refezione offrendo gli alimenti agli ammalati. Un disguido sorto a seguito dell'azione di protesta inscenata dai dipendenti azinedali che hanno incrociato le braccia per le già lamentate condizioni salariali e soprattutto per la mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro. (ne abbiamo parlato qui e qui).
In serata la precisazione dell'azienda, che riportiamo di seguito integralmente: «In data 10 marzo 2022 gli operatori Siarc del servizio mensa delle strutture ricadenti nell’Asp di Cs, hanno inteso protestare astenendosi dal lavoro senza dare alcun preavviso al datore di lavoro con ciò arrecando grave danno all’Azienda ed interrompendo un pubblico servizio.
Quanto accaduto ha determinato enormi disagi ai destinatari del servizio mensa, che nel caso di specie erano degenti di strutture sanitarie e, pertanto in quanto tali non suscettibili di ricevere alternativamente alimentazione dall’esterno da parte di soggetti terzi.
La Siarc ha assicurato in ogni caso la fornitura del pranzo e della cena con sforzi immani tramite il reperimento di forza lavoro presso altri centri.
Ringrazia gli operatori sanitari che si sono sin da subito adoperati a collaborare nella distribuzione dei vitti e, laddove necessario nella fornitura a proprie spese delle colazioni.
Avendo il comportamento dei dipendenti causato una interruzione di pubblico servizio, è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine.
L’azienda, inoltre, rende noto che, contestualmente al presente comunicato stampa ha provveduto ad interessare la Prefettura competente tramite la propria associazione di categoria oltre che a depositare presso la Procura della Repubblica formale denuncia-querela nei confronti dei protagonisti di tale grave condotta, attivando tutte le procedure disciplinari con la finalità del licenziamento.
Ogni forma di protesta (a prescindere dal merito) deve necessariamente essere rispettosa dei regolamenti e delle leggi, anche in punto di preavviso, non potendosi intraprendere condotte ad libitum, salvo non patirne le conseguenze».