Non arriva la colazione: infermieri e medici offrono cappuccino e cornetto ai degenti
È successo stamattina nell'ospedale spoke "Giannettasio" di Co-Ro: «Lo abbiamo fatto perché non si possono assumere medicinali a stomaco vuoto». Problema dovuto a vertenza in atto tra dipendenti e azienda di refezione. A rischio pur il pranzo
CORIGLIANO-ROSSANO - Il servizio sanitario alle latitudini ioniche non finisce mai di stupire, nella buona e nella cattiva sorte. Stamani è stato scritto un nuovo capitolo «allucinante e a tratti sconvolgente» della lunga storia di disagi e disservizi che ormai da anni attanaglia inesorabilmente gli ospedali spoke di Corigliano-Rossano.
Nei reparti non arriva la colazione e, allora, il personale sanitario improvvisa una colletta e offre cornetto e cappuccino ai degenti. «E come potevamo fare?» ci dice un infermiere, precisando una verità scontata: «Negli ospedali - aggiunge con un'ironia amara - solitamente ci sono persone che hanno bisogno di cure e che sono sottoposte a cure medicali. Come si fa a dare le medicine ad un paziente se è a digiuno?» Da qui la necessità diventata virtù di offrire la colazione ai degenti.
Il problema è che questa situazione paradossale potrebbe protrarsi anche per il pranzo.
Che cosa sta succedendo? Pare, infatti, che ancora stamattina i dipendenti della Siarc, azienda che gestisce il servizio di refezione per gli ospedali dell'azienda sanitaria provinciale, abbiano incrociato le braccia non garantendo il servizio mensa agli utenti del "Giannettasio" (almeno per alcuni reparti).
Lo sciopero degli operatorio Siarc trova radici nella vertenza in atto con il datore di lavoro che non avrebbe rispettato il contratto di lavoro e sarebbe indietro nei pagamenti di alcune mensilità salariali. Da qui la protesta odierna che stamani ha prodotto effetti devastanti nel servizio di refezione. Disservizi che potrebbero palesarsi anche nel prossimo turno pranzo se la questione non verrà affrontata con celerità.
Insomma, siamo arrivati alla frutta... anzi, all'ammazzacaffè!