9 ore fa:«45 milioni per non decidere». Intanto la Calabria dei rifiuti resta senza impianti
10 ore fa:TomboliAmo Aido a Co-Ro, trasformare una festa in un gesto concreto a favore della vita
12 ore fa:Barbieri porta la Calabria autentica a Milanofiere
8 ore fa:«La democrazia vive quando chi governa non si sottrae, ma si espone»
11 ore fa:Noi per Altea, quando il dolore diventa dono: a Rossano il Natale che salva la vita
10 ore fa:Domani disponibile l'annullo filatelico in onore di Vincenzo Valente
11 ore fa:Identità e ricerca, Campana premiato al Pizza Doc Awards 2025 nella categoria "Best Trend"
9 ore fa:Crosia: Forza Italia e CambiaVento chiedono la convocazione del Consiglio Comunale per la vicenda Tis
8 ore fa:Enel, riparte la demolizione delle ciminiere. Intanto la holding apre a cessione aree, lungomare e nuovi investimenti
12 ore fa:Teatro, musica e comunità: il Natale a Saracena è più ricco che mai

Al via esercitazioni Nato nel Golfo di Taranto: impegnate tre grandi portaerei

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Venti di guerra? Non lo sappiamo e sinceramente l'auspicio è che non lo sia. Sicuramente, però, ci si prepara ad affrontare un eventuale conflitto. E non è un caso, infatti, che in queste ore nel grande bacino del Golfo di Taranto chiuso tra Punta Alice, nel comune di Cirò, e Santa Maria di Leuca, stiano operando per un'esercitazione tre delle più grandi navi al mondo, appartenenti ai tre più importanti marine dell'Alleanza atlantica.

Si tratta della portaerei "Cavour" della Marina militare italiana, della portaerei "Truman" della US Navy degli Stati Uniti e della portaerei "De Gaulle" della Marine Nationale francese. Quest’ultima è al momento la prima e unica nave di superficie a propulsione nucleare che è stata costruita in Europa occidentale.

Il conflitto tra Russia e Ucraina ha sicuramente fatto alzare al massimo tutti i livelli di guardia della Nato ed è così che si "riscaldano i motori" pronti ad ogni evenienza.

Da ieri, infatti, le tre navi sono in assetto di guerra (al momento solo per una simulazione) nello Jonio, nello specchio d'acqua antistante le nostre spiagge. In realtà non sono localizzabili perché i trasponder delle navi sono spenti. Il perché lo ha spiegato, il capo di stato maggiore della Marina italiana, l'ammiraglio Enrico Credendino, in un'intervista a Libero.

«L’esercitazione è descritta come piuttosto complessa e rientra in una attività di addestramento che metterà alla prova i sistemi di interoperabilità tra le tre Marine militari, che tra l’altro non sono tracciabili dai sistemi satellitari dato che hanno spento il transponder. L’Europa non è mai stata così unita - ha dichiarato a Libero l’ammiraglio Credendino - è legittimo essere preoccupati per l’attuale situazione di crisi internazionale, ma noi siamo qui per garantire la difesa del territorio nazionale e la tutela dello stesso e per tenere eventuali minacce lontane dai nostri confini».

L’ammiraglio Credendino ha anche parlato del Mediterraneo, che «non è solo il mare tra la sponda europea e quella nordafricana, ma un prolungamento dello spazio atlantico e indo-pacifico e, nel caso specifico della guerra in corso, la competizione verte anche sul controllo del mar Nero, che è la posta in gioco fondamentale, con le operazioni militari russe a sigillare la fronte marittima dell’Ucraina».  

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.