La proposta concreta (e intempestiva) della Cgil sulla Sibari-Co-Ro: «Subito un tavolo decisorio»
Ad intervenire è il segretario territoriale del sindacato, Giuseppe Guido, che irrompe su una scena nella quale, fino ad oggi, tutte le altre sigle sindacali si sono tenute (incomprensibilmente) a debita distanza
CORIGLIANO-ROSSANO - A pochi giorni dalla presa di posizione sulla nuova statale 106, nel tratto compreso tra Sibari ed il torrente Coserie, da parte del segretario regionale della Fillea-Cgil, Simone Celebre, che ha definito l'opera pubblica «utilissima, con un tracciato sostenibile e che al momento è l’unico a poter essere realizzato» rispetto agli altri progetti previsti sulla ionica, ad avere un sussulto è la segreteria generale territoriale della Confederazione generale italiana del lavoro che - finalmente, è il caso di dire - a distanza di quasi un anno dalla discussione apertasi sul tracciato della Sibari-Co-Ro interviene chiedendo un tavolo di confronto unitario da quale far scaturire una decisione unanime, condivisa e definitiva attorno al progetto.
Una proposta anacronistica ma probabilmente ancora nei tempi (se ovviamente esiste la volontà) per essere realizzata. Considerato che il progetto definitivo dell'opera dovrà essere ultimato e consegnato entro il primo semestre del 2022 così da poter essere inserito, a sua volta, nel nuovo Contratto di Programma 2021-2026.
Certo, seppur intempestiva, la presa di posizione della Cgil territoriale è un dato di fatto, da cui non si può prescindere, e che rappresenta un unicum considerato che le altre sigle sindacali sulla questione sembrano essersi del tutto eclissate. Non è un mistero che sulla Sibari-Co-Ro Uil e Cisl non hanno proferito ancora parola.
Entra nella discussione, la Cgil e lo fa in modo dirompente tentando un elettroshock ad una discussione che fino ad ora ha fatto registrare solo inutili e sterili polemiche. «Esprimiamo, per quanto sta accadendo - dice a riguardo il segretario generale territoriale, Giuseppe Guido - la preoccupazione che, nella divisione territoriale, si possa nascondere la trappola del disimpegno economico e la non volontà di avviare i cantieri. Per la Cgil Pollino Sibaritide Tirreno, invece, il territorio ha assoluta necessità di un’arteria infrastrutturale moderna, sicura, e che connetta, dentro un’organica visione dell’ammodernamento della intera arteria ionica, la città di Corigliano Rossano con la autostrada del mediterraneo per il tramite della Sibari/Firmo».
«In alternativa al ricorrersi delle prese di posizione su questo o quel progetto - aggiunge Guido - proponiamo di convocare, per il tramite della amministrazione comunale, una vera, chiara e trasparente discussione che coinvolga tutti i portatori di interesse territoriali. Non un convegno, non un congresso, non una iniziativa di parte, ma un vero momento di confronto dentro cui, alla presenza di Anas, analizzare i progetti, visionare i tracciati, discutere di varianti, finanziamenti, tempi, ricadute occupazionali, legalità e costruire un’unica visione di territorio, un’unica idea di ammodernamento, insieme e nell’esclusivo interesse della collettività e non di una parte».
«Solo se avremo la capacità e l’autorevolezza di fare sintesi - questo in sintesi il pensiero della Cgil territoriale - i lavori di ammodernamento potranno diventare realtà e volano di sviluppo».
La palla, dunque, ancora una volta al sindaco Flavio Stasi che dopo essersi ripromesso pubblicamente di interloquire con il management nazionale di Anas (ad oggi non abbiamo ancora avuto notizie di questo incontro), ora si trova questa nuova incombenza, "scaricatagli" addosso dalla Cgil, affinché si faccia promotore di questo incontro decisivo. Intanto il tempo passa inesorabile.