I rifiuti riprendono la via della Svezia... dove la "monnezza" vale come l'oro
L'Ato Cosenza ha rinnovato la convenzione che consente agli scarti da impianto di "espatriare" all'estero dove diventeranno acqua calda per gli altri cittadini europei e persino ossigeno sanitario
CORIGLIANO-ROSSANO – Come avevamo anticipato nei giorni scorsi la spazzatura di Corigliano-Rossano e dell’Ato Cosenza sarà smaltita all’estero (leggi qui). Gli scarti degli impianti saranno impacchettati e a bordo di treni (o navi o forse aerei, chi lo sa!) finiranno diritti negli impianti di trattamento della Svezia e infine nei termovalorizzatori. Insomma, la nostra “monnezza” continuerà a fare le fortune dei paesi europei civilizzati che dagli scarti dei rifiuti sono persino riusciti a ricavarne l’ossigeno medicale (addirittura!). Tutto questo mentre da noi si continua a discutere sull’apertura delle discariche mentre l’unico termovalorizzatore di Gioia Tauro, non si capisce perché non venga potenziato, ammodernato e messo a disposizione della catena di smaltimento calabrese. Mistero!
Intanto da domattina l’impianto di Bucita dovrebbe riaprire i cancelli. “Dovrebbe”, perché sarà prima necessario capire se i comuni e quindi l’Ato Cosenza ha chiuso il grave debito con l’azienda che lo gestisce.
Se da un lato, però, restano delle fatture insolute tra il pubblico e il privato (ci sarebbero delle contestazioni sul servizio in fase di valutazione che avrebbero congelato i pagamenti), dall’altro non si è perso tempo a sottoscrivere una nuova ed ennesima convenzione per far riprendere il “traffico internazionale di rifuti”.
Da domani, infatti, riprendono i conferimenti, anche se il problema strutturale – la capacità pressoché nulla di smaltire gli stralci della differenziata e il tal quale (la metà della monnezza prodotta in Calabria) – permane.
La convenzione, già in vigore da mesi, ma mai ratificata formalmente fino a questa mattina, prevede l’espatrio dei rifiuti verso la Svezia, via Calabria Maceri.