«Abominio costituzionale lasciare a casa i lavoratori over 50 se sprovvisti di Super green Pass»
Lo afferma De Rose (Cicas). La coordinatrice provinciale denuncia il silenzio dei media sul decreto che entrerà in vigore dal 15 febbraio
COSENZA – «Un abominio Costituzionale lasciare a casa, dal 15 febbraio, gli over 50, se non provvisti di Super green Pass», dichiara Anna Maria De Rose responsabile nazionale CICAS Finanza Agevolata Terzo Settore e coordinatrice CICAS per la Provincia di Cosenza e Crotone.
De Rose chiama in causa la stessa Costituzione denunciando una disparità di trattamento tra lavoratori al di sotto o al di sopra dei 50 anni, tutto in relazione al possesso di Super Green Pass o meno: «Se consideriamo ad esempio 2 lavoratori non vaccinati colleghi nello stesso ufficio, quello under 50 potrà recarsi al lavoro continuando ad esibire il Green Pass Base (che si ottiene con tampone rapido o molecolare) al contrario quello OVER 50,dovrà esibire il Green Pass Rafforzato (che si ottiene con vaccino o guarigione dal Covid) altrimenti verrà sospeso – afferma la coordinatrice Cicas - guardando ai numeri del 12 febbraio, il numero totale dei positivi era di 1.695.614 quello dei ricoverati con sintomi era di 16.310 e quello dei soggetti in terapia intensiva era di 1.223(Fonte sole24ore Lab24) che su un totale della popolazione pari a 59.258.000 rappresentano le seguenti percentuali 2,86% di positivi, 0,027% di persone ricoverate, 0.002% di persone in terapia intensiva. Questi i numeri sui quali attualmente si basano restrizioni e Green Pass e questi i numeri sui quali a milioni di lavoratori da giorno 15 febbraio viene tolta ogni fonte di sostentamento economico».
Senza entrare nel merito sull’efficacia del Green Pass e sulle questioni scientifiche, la De Rose denuncia il silenzio dei media sul Decreto, in vigore dal 15 febbraio, che dà vita: «Alla più grande discriminazione tra i lavoratori di uno stesso settore basando la disparità di fruizione del diritto costituzionale al lavoro, esclusivamente sull'età e sull'obbligo vaccinale con un turbinio di decreti ad oggi inaccettabili».
Infine Anna Maria De Rose si appella a tutte le forze di Governo: «Che già stanno pensando di attuare riaperture ed eliminare restrizioni attraverso una serie di emendamenti, , di uniformare attraverso un Decreto da farsi con urgenza, il trattamento tra tutti i lavoratori indipendentemente dall'obbligo vaccinale che resterà sanzionato se contravvenuto, e dalla categoria di appartenenza, introducendo sin da subito la possibilità di recarsi al lavoro con tampone antigenico o molecolare nell'attesa del susseguirsi degli eventi».