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Spoke Co-Ro verso un unico Pronto soccorso al “Giannettasio” - VIDEO

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CORIGLIANO-ROSSANO – Forse ci siamo. Con l’approvazione dell’atto aziendale che sarà restituito nelle prossime settimane alla Regione Calabria dall’ufficio del commissario dell’Asp di Cosenza, si delinea una nuova, più netta e marcata cartina geografica dei servizi sanitari all’interno degli ospedali spoke di Corigliano-Rossano.

Basta reparti fotocopia ma soprattutto basta confusione e servizi erogati a spezzatino. «Oggi bisogna avere il coraggio di fare delle scelte e, perché no, anche saper essere consapevoli che per migliorare le cose bisogna fare delle rinunce». Sono le parole del commissario dell’Azienda sanitaria di Cosenza, Vincenzo la Regina, intervenuto ieri sera all’Eco in Diretta, il talk televisivo del Corriere della Calabria – Eco dello Jonio che tiene aperto un forum permanente sulla Sibaritide-Pollino.

Il coraggio delle scelte

Il massimo dirigente dell’Asp, con molta onestà e chiarezza, lo ha fatto capire chiaramente: due dei problemi più importanti e impellenti da aggredire e risolvere per rendere massimamente efficienti i due ospedali spoke di Corigliano-Rossano sono le questioni legate ad una migliore funzionalizzazione dei reparti e alla riorganizzazione dei Pronto soccorso.

Una grandissima Tela di Penelope che La Regina vuole portare a compimento dopo quasi un decennio di tentennamenti, di abominevoli decisioni e di non scelte dettate anche da un apparato manageriale ospedaliero che in questo tempo ha deciso di non decidere.

Pronto soccorso a Rossano, punto di primo intervento a Corigliano

Partiamo dai Pronto soccorso, un tasto critico e dolente, quasi da restarci folgorato se lo si tocca. Mai nessuno fino ad oggi è stato pubblicamente (perché nel mormorio e dietro le quinte sono tutti bravissimi a dire la loro) così chiaro come La Regina rispetto a quello che si deve fare (sperando glielo facciano fare!) per rimettere in pari i servizi dei due grandi ospedali della Sibaritide. «Se io avessi trovato un apparato burocratico importante e operatori sanitari sul territorio – ha detto il Commissario dell’Asp di Cosenza – è chiaro che tutto sarebbe stato più semplice». Sicuramente non saremmo arrivati alle condizioni in cui versa oggi la sanità alle latitudini ioniche.

«Se vogliamo riorganizzare lo spoke sui due presidi – ha ribadito – è chiaro che diventa problematico dover gestire due Pronto soccorso sul piano delle risorse umane». E questo perché se per uno spoke è prevista una dotazione di personale congrua ad assolvere determinate funzioni non è immaginabile né giustificato raddoppiare il numero di medici, infermieri e oss per quella che sulla carta dovrebbe essere un’unica unità operativa. «Ecco perché domani  - ha precisato ancora La Regina – dobbiamo avere la capacità di immaginare un Pronto soccorso importante nel presidio di Rossano ed un punto di primo intervento a Corigliano così che, in modo integrato, possano soddisfare la domanda di emergenza-urgenza».

«Impossibile mantenere due presidi h24»

Di fatto è quello che già accade (leggendo i numeri di accesso ai due presidi) ma con il personale distribuito in modo cervellotico. Causa le ataviche e ormai non più giustificate questioni di campanile. «Non si può pensare – ha ricordato in modo perentorio il commissario dell’Asp di Cosenza - di tenere aperti due presidi h24 perché non ci sarebbero le risorse per farlo».

Una nuova identità per gli ospedali spoke di Corigliano-Rossano

Poi c’è la questione ancora più complessa e della connotazione strategica degli stabilimenti ospedalieri di Corigliano-Rossano: la loro destinazione d’uso. La Regina ed il suo management hanno pensato di suddividere i presidi impostando due servizi: la stroke unit ed il polo cardiologico-utic. Un’evoluzione 2.0 e forse anche di superamento rispetto a quelle che un tempo erano l’area medica e l’area chirurgica (in questo caso ci vorrebbe un coraggio sovrumano per adottare tale scelta).

Il Polo cardiologico-Utic a Rossano…

«Entro fine anno – ha dichiarato La Regina mantenendo la formula condizionale – dovremmo avere ripristinata l’Unità di terapia intensiva coronarica a Rossano». I lavori di ristrutturazione del reparto sono in fase di completamento ed è stato anche bandito il concorso per il nuovo direttore di Cardiologia che andrà a prendere il posto del dottore Giovanni Bisignani (ad oggi reggente ad interim). «Avremo un reparto importante di Cardiologia con una propria governance e una sua autonomia». Questo, dicevamo, al “Giannettasio”.

… ma senza Emodinamica

A proposito, abbiamo posto un inciso al commissario, rispetto alla possibilità di avere insieme al reparto di Cardiologia-Utic anche il servizio di Emodinamica. Un’ipotesi che per il momento rimane esclusa da quella che dovrebbe essere l’immediata riorganizzazione dei due ospedali. «A riguardo – ha precisato – abbiamo un’emodinamica già operativa e funzionante al Ferrari di Castrovillari ed un’altra privata sul Tirreno. Certo – ha aggiunto – se le condizioni dovessero permetterlo siamo pronti ad attivarla anche nello spoke di Corigliano-Rossano». In realtà le “condizioni” ci sarebbero già, considerata la vastità del territorio e la baricentricità di Corigliano-Rossano oltre che le carenze di connessioni tra la Sibaritide con il resto della provincia.  

La Stroke Unit a Corigliano

Per il “Compagna”, invece, si apre una nuova prospettiva. «Essendoci a Corigliano – ha ricorda ancora La Regina – l’unità operativa di Neurologia abbiamo la possibilità di far partire la stroke unit». Di cosa si tratta? Sono reparti dedicati esclusivamente alle malattie cerebrovascolari, con un team multidisciplinare formato da medici, infermieri, tecnici della riabilitazione e personale di supporto.

Si chiude così il quadro dell’Emergenza-Urgenza

Insomma, due importanti servizi, inquadrati nel complesso dell’emergenza-urgenza, che danno fiducia sul futuro dei due presidi.

«Rafforzare» la direzione sanitaria

Ma le novità non finiscono qui. Perché considerate le ataviche carenze della struttura dirigenziale degli ospedali spoke di Corigliano-Rossano, nell’immediato sarà potenziato anche il management dello spoke. «Abbiamo indetto concorsi – ha annunciato La Regina – per rafforzare la direzione sanitaria e per fare in modo che ci sia una presenza più attiva e più costante».

Queste le intenzioni e le premesse che, si spera, possano trovare riscontro con la realtà dei fatti. Una cosa è certa: La Regina ha dimostrato di avere le idee chiare, quantomeno sulle cose che intende fare, e una buona dose di coraggio per metterle in pratica. Prima di lui nessuno ci aveva messo la faccia in modo così importante e deciso.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.