Due miliardi per una nuova Statale 106 che rischiano di diventare soldi del monopoli
Questi soldi potrebbero servire a rimpinguare il fondo per la realizzazione della Sibari-Co-Ro. Ma il condizionale è d’obbligo perché mancano riscontri dal territorio e tutto potrebbe arenarsi
CORIGLIANO-ROSSANO – Altri due miliardi di euro per l’ammodernamento della Statale 106 Jonica. L’annuncio, come un fulmine a ciel sereno, da parte della ministra per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna. Che oggi, a Montecitorio, rispondendo alle domande del question time ha dato dettagliate delucidazioni rispetto a un’interrogazione del deputato di Coraggio Italia, Felice D’Ettore.
«Per la completa realizzazione dell’intera opera, occorre assicurare, nel prossimo periodo, un ulteriore significativo sforzo finanziario di circa 2 miliardi» queste le parole della Carfagna. E questi soldi potrebbero arrivare subito «già nelle prossime settimane, al più tardi nella prossima legge di bilancio». E questi soldi, ovviamente, per come precisato dal ministro per il sud serviranno a finanziare ulteriori lotti di lavoro «in linea con il progressivo avanzamento della progettazione».
Ecco perché questa potrebbe essere da un lato un’ottima notizia per il territorio della Sibaritide e di Corigliano-Rossano ma allo stesso tempo un ultimatum: l’ultima chiamata per ammodernare la strada della morte.
La Sibari-Co-Ro impantanata tra mugugni e silenzi
Sappiamo, infatti, che è in itinere la progettazione del lotto per il raccordo tra il nuovo corridoio autostradale Jonio-Adriatico (SS106-SS534) a Sibari e il viadotto Coserie (nella periferia sud-est di Corigliano-Rossano): una strada a 4 corsie per togliere dall’isolamento la terza città della Calabria. Il piano è stato annunciato nell’aprile scorso dal viceministro alle infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, alla presenza di Anas Spa con in tasca 200 milioni di euro ed in predicato altri 200 milioni di euro: 400 in tutto per la realizzazione dei 24km di tracciato.
E già questo aveva fatto sorgere qualche mugugno tra i sempre scettici della Sibaritide. Oggi, con una “iniezione di liquidità” di 2 miliardi il problema sembrerebbe essere risolto. Certo, per il momento stiamo parlando di soldi che se non sono come quelli del monopoli, poco ci manca. Affinché i soldi si materializzino nel forziere c’è bisogno della determinazione delle Istituzioni, nazionali, regionali e locali. E senza questa determinazione (che nei fatti si traduce anche in confronto e concertazione con il territorio) il progetto di ammodernamento rischia di saltare e i soldi di essere destinati ad altre tratte della statale. Sembra una follia – è vero – ma nei fatti è così.
È da tempo, infatti, che Anas lamenta un inspiegabile silenzio da parte dell’Amministrazione comunale di Corigliano-Rossano che non risponde ai solleciti dell’ente nazionale delle strade. Su tutti un parere sul tracciato proposto che, come sappiamo, dovrebbe viaggiare a ridosso della ferrovia ionica con due bypass sui centri abitati di Corigliano scalo e Rossano scalo (Una strada a 4 corsie per togliere Corigliano-Rossano dall'isolamento - LA MAPPA).
«Opera necessaria ma con tempi lunghi»
C’era stato anche un consiglio comunale il 31 maggio scorso per discutere della questione ss106. E proprio in quella circostanza erano trapelate non poche perplessità da parte dell’Esecutivo Stasi, della maggioranza e anche dell’opposizione rispetto al progetto di ammodernamento. Una cosa al consuntivo di quell’assise civica era emersa: la nuova strada è necessaria ma sicuramente ci vorranno tempi lunghi per realizzarla (leggi anche La Sibari-Co-Ro si farà ma i tempi di concertazione si prospettano lunghi).
Il Governo però non vuole perdere tempo
Pare però che il Governo non voglia aspettare più di tanto. Prova ne è che proprio per la realizzazione di questo tracciato tra Sibari e Corigliano-Rossano è stato nominato un commissario con pieni poteri, che serviranno proprio a snellire le lunghissime trafile burocratiche.
Quello della Sibari-Corigliano-Rossano è un tracciato che piace alla politica locale? Ci sono delle modifiche da apportare? È tutto da rifare? Ancora non lo sappiamo ma lo sapremo presto a conclusione della Conferenza dei Servizi preliminare convocata proprio dall’Anas per conoscere i responsi degli enti locali (i comuni di Cassano jonio e Corigliano-Rossano). Un passaggio pressoché inutile se ci fosse stata quell’auspicata collaborazione nella filiera istituzionale che ad oggi, però, non c’è. Un passaggio, inoltre, che dilata i tempi ma che mette spalle al muro tutti i “partner” pubblici coinvolti a dare una risposta sul tracciato.
Insomma, sembra incredibile ma vero, questa volta un’opera strategica ed essenziale come la nuova Statale 106 a sud di Sibari rischia di arenarsi per i silenzi del territorio. E questa volta non avremo alibi, nemmeno la scusa per cospargerci il capo di cenere e lamentarci che è sempre colpa degli altri, del Governo, di Cosenza e di chi ordisce complotti alle nostre spalle.