Unical sotto accusa: «Dove sono finiti gli otto milioni di euro per i servizi agli studenti?»
È quanto denunciano i rappresentanti dei gruppi Rèf e Athena e quelli del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, che chiedono le dimissioni del Prorettore con delega al Centro Residenziale, Patrizia Piro
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RENDE - Continua a tenere banco la polemica sulla gestione del Diritto allo Studio all'Università della Calabria. Negli scorsi mesi, a più riprese, i rappresentanti degli Studenti afferenti ai gruppi Rinnovamento è Futuro e Athena sono arrivati a chiedere le dimissioni del Prorettore con delega al Centro Residenziale, Patrizia Piro, in quanto responsabile politicamente del mancato rimborso di servizi non fruiti o non erogati dagli Studenti per circa otto milioni di euro.
Gli Studenti puntano il dito contro la decisione dell'Ateneo che, a fronte della competenza a gestire internamente il Diritto allo Studio (riconosciuta dalla Legge istitutiva), nega ai suoi iscritti la libertà di scelta nella fruizione dei servizi e detrae forfettariamente l'importo in servizi dal valore nominale della borsa, anche in caso di ritardi nell'erogazione o di rinuncia agli stessi da parte degli Studenti.
Alla denuncia dei Rappresentanti Unical ha fatto eco quella di Dalila Ansalone, Alessandra Rundo e Claudio Barjami, rappresentanti in seno al Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari.
«Negli ultimi mesi abbiamo seguito con grande attenzione la denuncia dei rappresentanti degli Studenti dell'Università della Calabria riguardo alla gestione dei fondi per il Diritto allo Studio in Ateneo - si legge in una breve nota diramata sui canali social del movimento universitario - culminata nel parere contrario unanime del Consiglio degli Studenti alla proposta di Bando dell'Università».
«Le disparità segnalate dagli Studenti meritano una tempestiva verifica e successivo intervento del Ministro dell'Università, Messa - concludono i Rappresentanti nazionali - alla quale sottoporremo il tema alla prossima adunanza del Cnsu». La notizia è stata accolta con grande soddisfazione dai rappresentanti delle due componenti del Campus di Arcavacata.
«Grazie al nostro incessante lavoro di denuncia, la discutibile gestione del Diritto allo Studio all'Università della Calabria finirà sul tavolo del Ministro dell'Università - si legge in una dichiarazione - e, purtroppo, il nostro Ateneo verrà portato negativamente alla ribalta nazionale dalla miope gestione politica di chi crede di poter fare a meno del dialogo con una rappresentanza autorevole e consapevole».
Un ringraziamento viene rivolto ai rappresentanti in Cnsu di Azione Universitaria per «essere tanto presenti da supplire finanche alle ingiustificate e ingiustificabili assenze da parte di chi occupa abusivamente un seggio, dimenticandosi di aver ottenuto il mandato dagli Studenti e da nessun altro».
Gli Studenti suonano la carica in una battaglia che non sembra potersi arrestare presto mentre, nel pomeriggio, il Consiglio di Amministrazione dell'Unical sarà chiamato ad approvare definitivamente il Bando in un clima a dir poco rovente.
(fonte foto quicosenza)