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Gli ospedali sono una polveriera, causa anche la chiusura delle guardie mediche

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CORIGLIANO-ROSSANO – La situazione negli ospedali spoke di Corigliano-Rossano e nelle strutture periferiche di Cassano Jonio, Trebisacce e Cariati è arrivata ormai a limite. L’utenza, causa anche la chiusura impropria e scervellata di molte guardie mediche territoriali, ha di fatto reso i presidi di assistenza sanitaria del territorio una vera polveriera di frustazioni e disagi.

Non si placano i fenomeni di violenza nei confronti di medici, infermieri e operatori sanitari perché il personale è ridotto e stremato rispetto alla “valanga” di prestazioni che vengono richieste.

Gli appelli si consumano a iosa, di interventi risolutivi – invece – se ne registrano sempre meno, sia in ambito di potenziamento della sicurezza che dello stesso personale. Presto, però, le cose dovrebbero cambiare. Perché  già domani dovrebbe entrare in azione il Piano d’attacco dell’Asp di Cosenza per rimettere ordine nel disordine.

Nel frattempo, però, c’è chi si lamenta. A giusta causa. Come il segretario aziendale dei Medici della Uil-Fpl, Giuseppe Arturo Celestino.

«È inammissibile –dice - che il personale sanitario tutto sia il sacco su cui scaricare la rabbia degli utenti per attese di ore nei pronto soccorso e nelle sale di aspetto degli ambulatori. E questo avviene non per colpa dei sanitari, ma solo perché i sanitari a queste latitudini stanno dedicando tutto se stessi nella loro professione, pur essendo da tempo sotto organico».

Da qui l’appello affinché si ri-istituisca la postazione di pubblica sicurezza nel “Giannettasio”, e si istallino telecamere di video sorveglianza, «affinché il lavoratore ha un minimo di garanzia di protezione e sicurezza».

«Due episodi di aggressione si sono verificati in pochi giorni – ricorda Celestino – prima nei confronti di un collega, poi colto da infarto e tuttora ricoverato a Castrovillari, e qualche giorno dopo  ad un infermiere del Pronto soccorso. La nostra professione – aggiunge – è una missione verso chi soffre ed ha bisogno di noi, ma noi abbiamo il sacrosanto diritto alla sicurezza nei nostri ospedali».

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.