11 ore fa:Dal Museo Amarelli la Calabria che si racconta: i musei d’impresa come forza che trasforma i territori
9 ore fa:Rossanese: con il Bocale si giocherà a Cosenza (a porte chiuse)
11 ore fa:Paolo Piacenza nominato Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Jonio
9 ore fa:Per il San Nilo destino segnato: anche il Liceo Classico di Rossano sarà trasferito allo scalo
10 ore fa:La consigliera regionale Elisa Scutellà (M5S) sostiene la protesta dei lavoratori LSU/LPU
10 ore fa:Le Lampare lanciano l'allarme rischio allagamento per l'Istituto Alberghiero di Cariati
8 ore fa:Oliverio rilancia il progetto “Ricostruire”: a Co-Ro il centrosinistra riflette sulle sconfitte e sul futuro della Calabria
8 ore fa:A Corigliano nasce il comitato "Salviamo la Chiesa del Carmine"
11 ore fa:Corigliano-Rossano apre le porte all’Albergo Diffuso: pubblicato l’avviso pubblico, domande entro il 9 dicembre
12 ore fa:Corso sulla Sepsi, un’iniziativa per la Formazione e la Qualità Sanitaria con il Patrocinio dell’ASP di Cosenza

Sanità nel guado, al “Compagna” non si può più fare nemmeno una Tac

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - «Ormai visitiamo i pazienti come si faceva cinquant’anni fa, con lo stetoscopio!» È l’amaro sfogo di un operatore sanitario del presidio spoke “Compagna” di Corigliano-Rossano. Da quando il pronto soccorso dell’altro ospedale, il “Giannettasio”, è stato destinato solo all’emergenza Covid tutte le altre urgenze del territorio vengono dirottate proprio nel nosocomio di Corigliano. Qui, però, si campa alla giornata e persino un indispensabile strumento di diagnosi come quello che serve ad effettuare la tomografia assiale computerizzata (tac) è fuori uso da 15 giorni.

Di segnalazioni ne sono state fatte a iosa, soprattutto al management ospedaliero ma ad oggi – a parte un sopralluogo tecnico – non si è mosso nulla.

Il dato allarmante, una volta blindato l’ospedale rossanese destinato a prendersi cura dei casi Covid e venendo a mancare l’efficienza del secondo e unico presidio sanitario pubblico operante su tutto il territorio della Sibaritide, è che anche una caduta accidentale in questo territorio può diventare un’emergenza.

Lo lamentiamo tutti da una vita. Lo sappiamo da sempre. Ma ancora oggi che l’emergenza sanitaria ha travalicato ogni immaginabile scenario apocalittico continua a non muoversi nulla. Nessuno di chi potrebbe intervenire lo fa, mentre su questi fatti si continua ad alimentare quel becero sentimento campanilistico tra Corigliano e Rossano.

Eppure basterebbe pochissimo, in questo caso specifico, per restituire un minimo di funzionalità ai servizi di base di un ospedale spoke che – è vero – magari ha due Tac (una a Corigliano e l’altra a Rossano) ma che serve un territorio immenso, con grandi problemi di assistenza sanitaria.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.