Ora la priorità è svuotare i pronto soccorso: verso l'attivazione di 90 posti letto covid
La situazione del contagio in provincia di Cosenza è drammatica. Il 10% dei contagiati finisce in ospedale. L'Asp ipotizza 200 ricoveri nell'arco dei prossimi 15 giorni. Ma non ci sono degenze
CORIGLIANO-ROSSANO - Emergenza Covid, Calabria in zona arancione ma in provincia di Cosenza la situazione è la più drammatica di sempre. Gli oltre trecento casi di ieri potrebbero essere solo l'inizio di un altro picco virale, il più alto di sempre. Ecco perché stamattina il commissario dell'Asp di Cosenza è ritornato nel presidio spoke "Giannettasio" di Rossano per verificare il da farsi e prepararsi ad accogliere l'ondata di ricoveri.
Le stime prevedono circa duemila nuovi positivi nell'arco dei prossimi 10 giorni. Se le percentuali vengono confermate questi significa che da qui a fine aprile nell'azienda sanitaria cosentina potrebbero esserci bisogno di almeno 200 posti letto per malati Covid. Al momento ce ne sono poco più di un centinaio. Servono più stalli degenza. Almeno un altro centinaio. Che potrebbero essere attivati nell'arco di pochi giorni e tutti nei poli covid esistenti della provincia.
Innanzitutto la priorità è svuotare i pronto soccorso in quello di Cosenza al momento ci sono 38 pazienti Covid e a Rossano 12. Persone che dovrebbero essere curate in reparto ma non essendoci posti letto tutto diventa più difficile. Anche perché alcuni di questi finiscono in terapia intensiva e anche questi posti iniziano a scarseggiare. Ecco perché nel potenziamento ospedaliero che potrebbe essere attivato sullo spoke di Corigliano-Rossano non è da escludere che alcuni di questi posti di monitoraggio critico del virus potrebbero essere attivati proprio riconvertendo alcune aree dello stabile in terapia intensiva covid.
È tutto in progress, certo è però che il "Giannettasio" da qui a breve potrebbe diventare un'ospedale votato a prevalenza per la cura delle patologie da Sars-Cov-2