Emergenza Covid, tanti i focolai che emergono nella Sibaritide-Pollino
A Corigliano-Rossano il virus sembra aver perso forza. A Cariati, invece, 25 nuovi positivi in un giorno e la Sars-Cov-2 si fa sentire un po’ ovunque
CORIGLIANO-ROSSANO - Un uovo di Pasqua amaro per la Sibaritide-Pollino. I nuovi dati Asp di oggi ridisegnano la cartina della diffusione del Covid su tutto il territorio, che continua a tingersi sempre più di rosso.
Sono 75 i nuovi casi nell’area compresa tra Rocca Imperiale e Cariati passando per Castrovillari, Cassano Jonio e, ovviamente Corigliano-Rossano.
Il dato più importante, perché in controtendenza con le ultime settimane, è che questa volta a fare man bassa di contagi non è più la terza città della Calabria. Oggi nel capoluogo ionico si registrano “solo” 28 contagi che confermano l’attenuazione del focolaio che ha tenuto banco per tre settimane nella mega polis della Sibaritide tanto da portarla in un regime di mini lockdown.
Il Covid, però, continua a circolare e rimane abbastanza imprevedibile, soprattutto nell’area rossanese.
C’è poi il caso Cariati. La cittadina divenuta focolaio ormai 15 giorni fa con oltre 50 casi in due giorni, per due settimana ha tenuto la curva dei contagi sotto controllo. Fino ad oggi, quando l’attività di tracciamento ha restituito ben 25 nuovi positivi. Potrebbe essere però il frutto di un accumulo di tamponi fatti negli ultimi giorni, soprattutto alla luce dell’ennesima avaria accorsa al laboratorio di processamento del “Giannettasio”.
Ci sono, ancora, 8 nuovi positivi nel piccolo comune di Campana, 3 nuovi casi a Crosia e Francavilla marittima e poi uno per comune a Roseto Capo Spulico, Rocca Imperiale, Calopezzati e Albidona.
Sul Pollino, invece, nuovi contagi a Castrovillari (+3) e Laino borgo (+1)
Nel totale, dunque, nella Sibaritide-Pollino, tra ieri e oggi, si contano 75 nuovi casi (171 in tutta la provincia di Cosenza)