Corigliano-Rossano, il Tar dice che da domani elementari e prima media devono tornare in classe
Il Tribunale amministrativo ha sospeso l'ordinanza del sindaco Stasi che prolungava la chiusura delle scuole fino a giorno 11: i dati epidemiologici non giustificherebbero la decisione
CORIGLIANO-ROSSANO - Da domani a Corigliano-Rossano le scuole primarie e le prime medie riaprono. lo ha deciso il Tar Calabria sospendendo, di fatto, l'ordinanza del sindaco Flavio Stasi che martedì pomeriggio aveva prorogato le misure di contenimento anti-covid, prevedendo di fatto il prolungamento del periodo di chiusura delle scuole fino a domenica 11 aprile.
Una decisione, quella del primo cittadino, che era stata suffragata e supportata anche dai dati dell'Asp di Cosenza che rimarcavano come il 15 giorni nel territorio di Corigliano-Rossano si erano verificati oltre 500 casi.
Una motivazione, però, che il giudice della prima sezione del Tribunale amministrativo della Calabria ha ritenuto non sufficientemente idonea accogliendo l'istanza dei ricorrenti, patrocinati dagli avvocati Nicola e Luca Candiano.
Cosa prevede il Decreto Legge 44 dell'1 aprile scorso riguardo alla chiusura delle scuole? Che è possibile sospendere le attività in presenza in «casi di eccezionali e straordinarie necessite dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica».
Il Tar Calabria, però, accogliendo la tesi dei ricorrenti, ha ritenuto che la situazione epidemica cittadina è avulsa da «un riscontro dell’effettiva, attuale presenza -nelle scuole in questione- di focolai o quanto meno di univoci elementi rivelatori di un rischio "estremamente elevato" del virus o di sue varianti "nella popolazione scolastica"».
Non solo, il Tribunale amministrativo evidenzia anche che «la situazione della curva epidemica a livello comunale, così come esposta nella nota del Dipartimento di prevenzione dell’ASP di Cosenza (il cui contenuto è riportato nel preambolo dell’ordinanza sindacale), appare inidonea a dare giuridico sostegno al provvedimento impugnato, fra l’altro adottato prima ancora che la riapertura delle scuole interessate in zona rossa divenisse operativa».