Rossano-Codogno: scuola e sanità sul fronte comune. I ragazzi delle due realtà a confronto
Interessante webinar tra alunni e docenti delle scuole rossanese e codognese durante la quale sono intervenuti medici e personalità dell'associazionismo
CORIGLIANO-ROLSSANO - Rossano e Codogno, due realtà territorialmente distanti ma vicine negli intenti, si sono incontrate virtualmente il 18 marzo scorso, in webinar, in occasione della prima giornata nazionale per le vittime del Covid.
L’istituto comprensivo 3 di Rossano e il comprensivo di Codogno hanno condiviso, con grande entusiasmo e proficua partecipazione, sensazioni, emozioni ed esperienze vissute in questo lungo periodo di pandemia.
L’organizzazione dell’incontro, fortemente voluto dalla dirigente Elena Gabriella Salvati, ha trovato piena aderenza da parte della dirigente della scuola di Codogno, Cecilia Cugini, con l’intento non solo di conservare e rinnovare la memoria per promuovere la solidarietà e il senso civico ma anche per consentire ai giovani studenti di interagire con esperti del settore e relazionarsi con i compagni di un’altra realtà scolastica per uno scambio di opinioni costruttivo e resiliente.
Grazie agli interventi di Eugenio Garofalo Responsabile UOC Terapia Intensiva, Rianimazione Covid presso l’Università Magna Grecia di Catanzaro e di Martino Rizzo Direttore sanitario dell’Asp di Cosenza, è stato possibile delineare un quadro generale dell’andamento della pandemia in questi mesi del nuovo anno e sottolineare l’importanza delle corrette norme igieniche di prevenzione e del distanziamento, fondamentali per evitare il contagio.
Il presidente del Rotary club Corigliano-Rossano “Sybaris” Vincenzo Taverna ha ribadito la volontà collaborativa con il mondo della scuola su tutti gli aspetti che concorrono alla formazione delle nuove generazioni. Rassicurante e propositivo, inoltre, è stato il contributo di Maria Francesca Rotiroti psicologa esperta dello sportello d’ascolto all’ I.C. 3, la quale ha evidenziato la necessità di instaurare positive relazioni affettive “di vicinanza” che conducono un sano sviluppo evolutivo che, in periodi come questo, diventano ancora più importanti per tutti.
Protagonisti indiscussi sono stati i ragazzi che non solo hanno socializzato virtualmente, dimostrando di condividere esperienze e tematiche legate a questo particolare momento, ma sono riusciti a raccontare e “raccontarsi” le loro esperienze più autentiche, più vere, ritrovando nei «coetanei distanti» «una vicinanza di emozioni, passioni e di intenti».
La conclusione della giornata è stata sintetizzata dal Prof. Romano che mutuando le parole del grande G. Gesualdo Nosengo, ha ribadito un messaggio di speranza e di rinascita che deve accompagnare ognuno di noi, sintetizzato in tre parole: fermarsi, ricordare, rialzarsi.