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Restrizioni Covid, controlli a tappeto della Polizia locale sulle attività: in pochi verificano la temperatura corporea

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CORIGLIANO-ROSSANO - Voglia di libertà di questi tempi fa rima con voglia di normalità. Quella normalità che ci manca da ormai oltre un anno. E allora che si fa? Si inizia ad essere riottosi alle regole e a crearsi spazi di quotidianità.

In realtà, pure andare a fare la spesa, oggi, è un'azione potenzialmente pericolosa per la diffusione del contagio. Soprattutto se non vengono rispettate le regole di base: distanziamento, utilizzo di presidi di protezione individuale e igiene personale.

La parola d'ordine è non fare assembramenti. Gli stessi che, nelle ultime settimane, hanno generato decine di focolai familiari o di quartiere che hanno fatto lievitare ogni oltre misura la curva dei contagi e, purtroppo, in alcuni casi sono stati anche fatali.

Feste e festicciole, selfie convulsivi di gruppo e affollamenti dei supermercati in questo momento non sono consigliabili per arginare il Covid. Ed ecco allora che gli attesi ed invocati controlli sono arrivati.

Ieri pomeriggio ben quattro pattuglie della Polizia municipale (due sull'area urbana di Corigliano, due su quella di Rossano) hanno fatto una verifica a tappetto tra le principali vie della città e nei grandi supermercati per verificare la corretta attuazione delle prescrizioni anti-contagio.

C'è un dato su tutti che emerge: molte attività commerciali a Corigliano-Rossano non controllano la temperatura corporea dei clienti all'ingresso dei loro esercizi. Quasi nessuno lo fa, a dire il vero. A differenza dello scorso anno quando davanti ai negozi vedevamo i taglia code ed il personale con termo-scanner che razionava gli ingressi, adesso, l'ingresso è libero. Proprio come se nulla fosse.

Piccole accortezze che insieme ad una buona dose di buonsenso da parte di tutti probabilmente potrebbero aiutare ad interrompere la catena del contagio e farci uscire il prima possibile da questo incubo.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.