Funzionanti e pronti ad essere utilizzati 60 centri vaccinali. Ma mancano i vaccini
L'Asp comunicherà le quantità di dosi di vaccino messe a disposizione dalla Protezione Civile Regionale settimana per settimana; come verranno distribuite e il metodo di prenotazione
CORIGLIANO-ROSSANO - Sono funzionanti e pronti ad essere utilizzati oltre 60 centri vaccinali, in tutto il territorio dell'Azienda Sanitaria di Cosenza, in grado di somministrare un numero importante di vaccini al giorno, ferma restando la disponibilità degli stessi.
Questa, si legge nel comunicato stampa del comune di Corigliano-Rossano, è una delle notizie più importanti emersa dalla riunione urgente della task-force per le vaccinazioni in provincia di Cosenza.
Oltre ai referenti dell'azienda sanitaria, ai direttori dei distretti sanitari, erano presenti il presidente di Federfarma, Alfonso Misasi; il segretario provinciale Fimmg, Antonio D'Ingianna; il direttore amministrativo Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, Maurizio Friolo; il commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina; il direttore sanitario dell’Asp e coordinatore della task- force, Martino Rizzo; Carmine Vizza, delegato del sindaco di Cosenza; il sindaco di Corigliano-Rossano e presidente della Conferenza dei Sindaci della provincia di Cosenza, Flavio Stasi.
A inizio riunione è, purtroppo, giunta la notizia che l’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) ha deciso di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell'Ema, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 su tutto il territorio nazionale. Questa decisione spiega un comunicato dell’agenzia, «è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paese europei. Ulteriori approfondimenti sono attualmente in corso». Notizia che naturalmente ha creato ulteriori complicazioni per la campagna vaccinale sul territorio.
Durante l'incontro, poi, sono state assunte e condivise alcune importanti decisioni e stabilite delle precise linee di azione.
Trasparenza e comunicazione - L'azienda sanitaria comunicherà alla popolazione le quantità di dosi di vaccino messe a disposizione dalla Protezione Civile Regionale settimana per settimana, la loro distribuzione e somministrazione distretto per distretto. A loro volta i distretti sanitari dovranno comunicare quotidianamente all'Azienda Sanitaria la quantità di persone vaccinate per centro vaccinale.
Distribuzione - Le dosi di vaccino che saranno disponibili d'ora in poi saranno distribuite non sulla base delle richieste, bensì sulla base del bacino di destinatari da vaccinare per ogni distretto. Significa che le dosi di vaccino Pfizer saranno distribuite sulla base della quantità di ultraottantenni ancora da vaccinare distretto per distretto. In ogni caso saranno garantiti i tempi per le seconde dosi.
Priorità - È stata condivisa l'esigenza di concentrare ogni sforzo per vaccinare i soggetti che più stanno pagando il prezzo dell'emergenza epidemiologica, a partire dagli ultraottantenni. Si è dunque stabilito che la distribuzione del vaccino Pfizer, in questa fase, dovrà essere interamente dedicata a questa fascia di cittadini, fino alla somministrazione della seconda dose. Raggiunto questo obiettivo, sarà applicato lo stesso metodo verso la fascia degli estremamente vulnerabili, che rappresenta una fascia di popolazione piuttosto corposa. Fanno eccezione a questi criteri di priorità: 1 - coloro che non fanno parte di queste due categorie ma che si sono già prenotati, al fine di esaurire questi elenchi (ne consegue che si bloccano ulteriori prenotazioni). 2 - Coloro che stanno seguendo un percorso nei propri reparti ospedalieri di riferimento (Oncologia, nefrologia etc etc).
Metodo di prenotazione - Per il 18 marzo era previsto l'avvio di una piattaforma telematica di prenotazione. La stessa però si basava prevalentemente sulla possibilità di somministrazione del vaccino maggiormente disponibile, Astrazeneca, che come noto è venuto meno. Pertanto, si è chiesto alla Regione Calabria, per evitare disguidi, di chiarire le modalità di utilizzo della piattaforma in questa fase. Per quanto riguarda gli ultraottantenni continueranno ad essere disponibili le modalità di prenotazione utilizzate fino a questo momento, ovvero anche mediante il proprio medico di base.
Queste linee condivise dovranno servire per avere dei comportamenti omogenei sull'intero territorio provinciale, rendere più efficiente l'organizzazione del piano vaccinale e per comunicare correttamente alla popolazione le azioni che si mettono in atto.