Covid, La Regina annuncia lavori sull’ospedale di Rossano: «Servono 74 posti. Ne abbiamo 52»
Intanto Spirlì allontana una "Zona Rossa" su scala regionale, mentre fonti romane confermano che il presidente facente funzioni potrebbe chiederne una solo per la Provincia di Cosenza
CATANZARO – Scongiurata la zona rossa per la Regione Calabria, ma non si escludono zone rosse mirate nei Comuni e nei territori in cui si verifichino situazioni emergenziali. A proposito, però, voci romane confermano che nell'idea del presidente facente funzioni, Nino Spirlì, ci sarebbe un'altra soluzione: chiedere al Ministero della Salute l'istituzione di una zona rossa esclusivamente per la provincia di Cosenza, che negli ultimi giorni è quella che sta facendo registrare un incremento vertiginoso di casi covid.
E proprio per quanto riguarda nello specifico la provincia di Cosenza, è intervenuto il commissario Vincenzo La Regina il quale ha affermato che: «Sono attualmente attivi 52 posti letti covid nella nostra provincia, dobbiamo arrivare almeno a 74. Stiamo facendo lavori sull’ospedale Rossano, e altri ne verranno fatti. In un mese dobbiamo avere un incremento di terapia intensiva, sub intensiva e degenza covid per tutta la provincia».
Intanto, stamattina, nella cittadella "Jole Santelli" di Catanzaro si sono riuniti gli stati generali della Calabria sull’emergenza Covid in un incontro voluto e convocato proprio dal presidente Nino Spirlì.
«L’ipotesi della zona rossa si allontana sempre più se noi Calabresi vogliamo che ciò accada – afferma Spirlì, presidente facente funzione della Calabria – dobbiamo noi stare attenti. Non è il commissario o l’assessore che decide i casi di contagio. Siamo noi come cittadini a comportarci in maniera responsabile che influenziamo la situazione pandemica».
«Dal 29 di marzo riceveremo il doppio delle dosi di Pfizer rispetto a ora. Saranno incrementate dosi e nuovi centri di distribuzione – annuncia Spirlì – In due giorni abbiamo ricevuto già 12.000 prenotazioni sulla piattaforma di Poste italiane».
Spirlì ha concluso dicendo: «Tutti si spettano una fumata bianca, rossa o arancione. La Calabria non avrebbe meritato questa mala sanità ereditata, ma oggi merita questo plotone di esperti che si stanno muovendo per superare non solo il covid, ma tutta l’emergenza sanitaria. Ci aspettano giorni difficili, è un’onda, ma l’onda passa, se la cavalchiamo assieme con intelligenza nessuno ne pagherà più di tanto. Che la Calabria non sia rossa, la decisione spetta ai cittadini calabresi. I “colori” li stabiliamo assieme se decidiamo di dare un fermo ai nostri egoismi».
(foto fonte adnkronos)