Emergenza Covid, bisogna riprendere subito il tracciamento. Tecnici a lavoro nel laboratorio
Intanto sarebbe pronto un potenziamento della struttura per processare i tamponi così che non si verifichino più i disagi degli ultimi giorni. Prosegue l'arruolamento di nuovi medici per il piano vaccinale
CORIGLIANO-ROSSANO - Uno staff di tecnici milanesi in queste ore sta lavorando alacremente nel laboratorio tamponi del "Giannettasio" per risolvere il guasto che si è verificato settimana scorsa allo strumento tecnologico in dotazione al presidio spoke di Corigliano-Rossano. Da domani, si spera, i tamponi della zona ionica dovrebbero ritornare ad essere processati nel nosocomio rossanese.
Ma le novità importanti sul fronte del tracciamento giungerebbero da Cosenza, dalla sede della direzione sanitaria dell'azienda sanitaria diretta da Martino Rizzo. Pare, infatti, che l'Asp bruzia stia varando una serie di iniziative per potenziare tutti i laboratori covid del territorio. Tra questi anche e soprattutto quello di Rossano che per la seconda volta in un mese, causa diversi problemi, è stato costretto a sospendere le sue attività. Dunque, un potenziamento sia in termini di approvvigionamento di reangenti e tamponi ma anche dal punto di vista tecnico per poter intervenire su tutti i tipi di disguidi che dovessero accorrere.
In questo momento, però, la necessità impellente rimane quella di riprendere il prima possibile il contact tracing che a Corigliano-Rossano e nella Sibaritide è praticamente saltato. Riuscire ad individuare i nuovi casi e isolare loro e i loro contatti è lo strumento migliore per arginare il virus. In questo momento, questa operazione, quando si riesce a fare registra ritardi enormi con la conseguenza che il virus non solo circola ma galoppa.
E in realtà c'è il rischio che il numero "basso" di nuovi positivi (+7 ieri e +11 oggi) che sta emergendo su Corigliano-Rossano non sia la fotografia reale dell'attuale situazione dei contagi. I ritardi ci sono e sono pericolosi.