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Don Maurizio Aloise, potrebbe essere lui il nuovo arcivescovo di Rossano-Cariati

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CATANZARO - «Ogni indizio porta a credere che sia Don Maurizio Aloise (in foto il primo a destra) il prete catanzarese chiamato ad accettare la nomina a Vescovo voluta da Papa Francesco. L’annuncio ufficiale sarà dato da Monsignor Bertolone alle 12 come da protocollo Vaticano, nella Basilica dell’Immacolata che, con la chiusura del Duomo, funge da Cattedrale».

Questo è quanto hanno ribattuto pochi minuti fa i colleghi di catanzaroinforma.it

Già parroco di Girifalco, don Maurizio Aloise, ha retto il Santuario di Torre di Ruggiero, ed è stato il vicepresidente di Fondazione Betania. «Proprio la presenza del Nunzio apostolico in città, con funzioni ben diverse  da quelle dei visitatori della Congregazione per la fede, ha fatto propendere per l’ipotesi circolata da ambienti Vaticani ieri sera».

Ha 51 anni, è un sacerdote giovanissimo. Don Maurizio, catanzarese di nascita, è stato ordinato a novembre del 1995 e ha ricoperto anche la carica di provicario generale della Curia di Catanzaro.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.