Covid a Corigliano-Rossano, continua l’attenzione sulla scuola: incontro tra Sindaco e dirigenti
Stasi sostiene la dirigente D'Alessandro: «Una scelta coraggiosa, che comprendo». Secondo le indicazioni del Dpcm la terza Città della Calabria non rientra nei parametri che prevedono la Dad

CORIGLIANO-ROSSANO – Nella tarda serata si ieri si è tenuta una riunione tra il sindaco Flavio Stasi, l’assessore alla cultura Donatella Novellis e i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi cittadini «per fare un punto della situazione ed avere un confronto rispetto alle scuole».
È quanto si apprende da un post comparso sulla pagina Facebook del Primo Cittadino che, per quanto riguarda la scelta della dirigente Celestina D'Alessandro di interrompere la didattica in presenza per tutto l’istituto “Carlo Levi”, ha espresso il suo appoggio: «Una scelta coraggiosa, che comprendo e che quindi mi sento di sostenere pubblicamente»
«Dal confronto – si legge - sono emerse sostanziali differenze nei vari istituti scolastici, non per mancato rispetto delle normative di sicurezza, ma per una diversa diffusione del virus».
«Ricevo quotidianamente tante segnalazioni – spiega il Sindaco - e comprendo bene le preoccupazioni di tanti genitori: non a caso abbiamo sempre posto e stiamo continuando a porre la massima attenzione sulla scuola, assumendoci anche responsabilità importanti. Continueremo nelle prossime ore il confronto con i dirigenti e con il Dipartimento Prevenzione dell'Azienda Sanitaria per monitorare la situazione giorno per giorno, plesso per plesso».
Intanto sui social si rincorrono voci e commenti in seguito alla notizia che nel nuovo Dpcm a firma Draghi è contenuta una nota riguardante proprio la scuola, che vede l’applicazione della Dad nel caso in cui l’incidenza dei casi positivi sia superiore di 250 unità su 100mila abitanti. Ma questo dato deve essere calcolato sui contagi avuti settimanalmente in un determinato territorio, e non sui casi totali attivi.
Inutili, quindi le polemiche riguardanti la città di Corigliano-Rossano, che vede sì 330 casi registrati sul territorio cittadino a fronte di 77.000 abitanti, ma questo dato riguarda gli ultimi 30 giorni e non l’ultima settimana. Quindi la terza Città della Calabria non rientra nei parametri previsti per l’attivazione della didattica a distanza.
(fonte foto Il Fatto Quotidiano)