Corigliano-Rossano, contagi in leggero calo ma aumentano in modo esponenziale le terapie intensive
Sono 90 in tutto i ricoverati della terza città della Calabria (12 in terapia intensiva); 1084 i contagiati nell'ultimo mese. Intanto c'è apprensione per i cluster di Cariati (+20) e Longobucco (+22)
CORIGLIANO-ROSSANO - Continuano a far paura i numeri dell'emergenza Covid a Corigliano-Rossano che fino ad oggi, negli ultimi trenta giorni, conta ben 1084 casi (quasi il 2% della popolazione). Eppure il dato più preoccupante non sono i nuovi 28 casi registrati tra ieri oggi, bensì il numero di persone della terza città della Calabria che in sole 24 ore è entrato in terapia intensiva: ieri erano 6, oggi sono 12.
C'è un altro dato emblematico della virulenza del virus a Corigliano-Rossano. Ed è quello degli ospedalizzati che sale a 90.
Questi sono i dati, questi sono i numeri riportati nel bollettino dell'Azienda sanitaria di Cosenza aggiornato alle ore 13.
Ma non è solo Corigliano-Rossano a destare preoccupazione. Da qualche giorno le Unità speciali di continuità assistenziale del territorio ionico sono impegnate su due distinti fronti dove sono divampati improvvisamente dei focolai Covid. Stiamo parlando di Cariati che in due giorni ha fatto registrare 41 casi (20 nelle ultime 24 ore) e di Longobucco, dove i timori dei giorni scorsi su un possibile cluster sono stati confermati dai tamponi molecolari (+22 casi).
Nel territorio della Sibaritide, intanto, si registrano altri 5 casi a Crosia che hanno costretto il sindaco a dichiarare la Zona Arancione scuro, 2 nuovi casi a Caloveto e un nuovo caso a Spezzano Albanese.