Andare a scuola in sicurezza si può, anche con la minaccia del Covid. L'esempio Magnolia
Dopo la positività di alcuni insegnanti e del personale della mensa i tamponi sui piccoli alunni sono risultati tutti negativi. La direttrice: «La prevenzione è il vero antivirus»
CORIGLIANO-ROSSANO - Ne avevamo parlato nei giorni scorsi. Le scuole possono essere un focolaio di contagio? Sì. Al pari delle piazze, dei supermercati, degli uffici e di tutti i luoghi pubblici al chiuso e all'aperto. Ma tutto può cambiare (anche e ovviamente nelle scuole) se si fa attenzione alle quelle poche e semplici regole che questo tempo di pandemia ci ha imposti. Certo, stravolgendo le nostre abitudini e privandoci finanche di quegli "spazi" di libertà come può essere il respirare senza mascherina.
Però se al momento c'è un problema e l'unico modo - prima che si espanda la soluzione definitiva del vaccino - è quello di stare distanti, igenizzarsi le mani e indossare i dispositivi di protenzione, allora, è opportuno che tutti diventiamo più responsabili e facciamo di necessità virtù.
Le scuole, dicevamo, questione di grande discussione degli ultimi tempi nella terza città della Calabria. Il dibattitocontinua a rimanere diviso tra favorevoli e contrari alla loro chiusura. In pochi, però, fanno cenno ad una e sola verità: il vero antivirus è la prevenzione. E l'esempio che questa non è eresia viene direttamente da una scuola per l'infanzia Magnolia che opera sul territorio rossanese. Un luogo che nei giorni scorsi era salito sugli altari della cronaca dopo che al suo interno erano emersi alcuni casi di positività tra docenti e operatori della mensa. Si era subito pensato al peggio anche per i tanti piccoli alunni che la frequentano. E, invece, la bella notizia di oggi - nel giorno in cui Corigliano-Rossano fa registrare probabilmente il suo personale record di contagi (+46) - è che tutti i bambini sottoposti al test del tampone molecolare sono risultati negativi.
Ad annunciarlo stasera è la stessa direttrice della scuola, Teresa Pia Renzo.
«Una bella notizia per le famiglie - commenta la direttrice Renzo - ma soprattutto per tutta la comunità della materna e dell’asilo nido – aggiunge – che conferma, qualora ve ne fosse ancora bisogno, quanto il rispetto inderogabile da parte di tutti dei protocolli di sicurezza interni alle strutture educanti rappresenti la più forte discriminante e la valvola di sicurezza più efficace rispetto alla possibilità, che non può mai essere del tutto esclusa nelle strutture chiuse aperte al pubblico, che si concretizzino veicoli di contagio da Coronavirus dall’esterno, così come è del resto accaduto – sottolinea la direttrice – anche da noi».
«Ciò che è importante e salvifico – aggiunge – è in questi casi la tempistica. Non bisogna perdere tempo, né tentennare in omissioni motivate da un clima di caccia alle streghe alimentato da infodemia e ignoranza che sono piaghe purtroppo anche peggiori del Covid. Appena si scorgono sintomi e si accertano casi – scandisce la direttrice – bisogna affrettarsi a comunicare ogni informazione all’intera comunità delle famiglie e degli operatori coinvolti ed interessare, così come abbiamo fatto, tutte le autorità sanitarie e pubbliche competenti. E senza alcuna remora – conclude la Renzo facendo appello alla massima responsabilità – bisogna provvedere ad isolare i casi sospetti, auto-imponendosi le opportune quarantene fiduciarie anche in attesa o in assenza delle necessarie ordinanze sindacali per le quarantene obbligatorie».