Oggi il Signore si è reso presente in mezzo a noi e ci ha visitati con il Suo Spirito permeando di misericordia la vita di ciascuno di noi. Per la preghiera e l’imposizione delle mani, la mia vita di uomo povero e fragile è stata inondata dalla forza del Suo “respiro” d’amore, e a “
causa della sua grazia che rimane per sempre” mi è donata la fiducia e la gioia per amarlo e servirlo. Con voi mi sento adornato di una veste di grazia che mi conferma nel Suo amore, unica realtà intorno a cui crescere con essenzialità, per
“portare il lieto annunzio ai poveri, per fasciare le piaghe dei cuori spezzati, per proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, e per promulgare l'anno di misericordia del Signore” (Is.61,1b-2a ). Tutto, dinanzi alla certezza del Suo amore, diviene relativo e si apre alla bellezza, alla gioia. In questa luce anche l’errore diviene opportunità di grazia per rinascere nel Suo abbraccio d’amore infinito. Consegnato ad un ministero che diviene innanzitutto incontro sublime con il volto, con la vita di Colui che tutto ha dato senza nulla trattenere e tutto ha offerto, senza nulla accumulare, desidero perdermi nell’abbandono alla Croce gloriosa del Cristo, per rinascere continuamente e vivere in quella fedeltà d’amore a braccia aperte, come ha testimoniato s. Francesco d’Assisi. Con questi sentimenti, Ti rendo grazie o Padre per il dono della Chiesa, madre e maestra, fragile e forte, per le testimonianze cariche di luce e di bene, come quella di
Papa Francesco che mi ha chiamato a questo ministero e che con coraggio evangelico sta conducendo noi tutti a vivere percorsi di conversione nell’amore e nella gioia del Cristo risorto: benedicilo o Padre. Ti lodo, o Signore, perché mi hai creato e chiamato, in questa
bella e amata Chiesa di Brindisi – Ostuni, a vivere l’esperienza nuziale dello Spirito, inaugurata presso il fonte battesimale e dilatata nel sacramento dell’Ordine. Conducimi con la tua infinita misericordia e aprimi all’inedito dei tuoi orizzonti. Ti benedico per
la mia famiglia con papà Luigi, che dal cielo si unisce a noi in questa liturgia, la mamma e gli amati fratelli che accompagnano il mio cammino; Ti rendo grazie per la
Comunità del Seminario Regionale di Molfetta, educatori, professori e amici, con cui ho imparato l’alfabeto della sequela, intravedendo la vita presbiterale come vita di donazione piena; Ti lodo, o Padre, per la famiglia del
presbiterio diocesano che mi ha accolto e, con fraterna vicinanza, mi ha accompagnato a questo momento così ricco di grazia. Penso ad alcuni tra noi che hanno raggiunto il paradiso come l’indimenticabile
don Elio Antelmi e il caro
don Angelo Argentiero. Ti prego in modo particolare per tutte quelle persone, semplici e povere, disabili, bambini, giovani e anziani, famiglie che hanno nutrito la mia esistenza e la sostengono con la loro preghiera e l’offerta delle proprie fatiche. In questo momento il mio cuore va ai fratelli della comunità di
San Giorgio a Laisamis in
Kenya ma anche alle comunità ecclesiali dove ho vissuto il mio cammino di uomo e di sacerdote: le parrocchie della
SS. Resurrezione, di
S. Giustino De Jacobis e di
S. Francesco d’Assisi in Brindisi, l’arricchente comunità del
Seminario Minore , l’amata parrocchia della
SS.Annunziata in Ostuni, e la bella comunità della
Chiesa Madre in Mesagne che mi ha custodito con amore in questo ultimo anno. Tutti questi o Padre sono stati gli spazi esistenziali dell’amore in cui Tu mi hai plasmato: benedicili e rendili sempre benedizione per quanti vivono ed operano in essi.
Carissimi fratelli e sorelle, nella luce del mistero celebrato la bellezza del vostro essere qui diviene segno grande di comunione. Sento forte il bisogno di esprimere gratitudine e gioia anche a voi tutti. Innanzitutto a Lei, Eminenza Reverendissima,
Cardinale Salvatore De Giorgi, esprimo viva e filiale gratitudine perché, con squisita gentilezza, ha voluto accettare l’invito a presiedere questa ordinazione, generandomi al ministero episcopale mediante l’invocazione dello Spirito Santo e l’imposizione delle mani. Le Sue origini salentine e il lungo cammino vissuto a servizio della Chiesa, nella fiducia dei Papi, La rendono un testimone autorevole e un padre attento e amabile. Mediante Lei desideriamo far giungere al Santo Padre, Papa Francesco, l’adesione piena e obbediente al Suo magistero e l’abbraccio filiale colmo di affetto e di gratitudine. A Lei,
Mons. Domenico Caliandro, Pastore della nostra Chiesa, esprimo tutto il bene che il mio cuore avverte. Ieri, da giovane seminarista, grazie alle Sue lezioni sulla coscienza, trovai la forza e la bellezza di un sì per sempre, oggi anche per la Sua sollecita cura, il mio sacerdozio giunge a sperimentarne la pienezza del sacramento. Grazie Arcivescovo Domenico, la vicinanza schietta offerta e il suo sostegno, sono stati un dono prezioso. A Lei Eccellenza,
Mons. Rocco Talucci, rivolgo il saluto del cuore, commosso e grato per aver voluto credere in me ponendomi accanto alla Sua persona nel servizio a questa diletta Chiesa di Brindisi-Ostuni. In Lei ho sperimentato le fatiche e le gioie di un Vescovo che ha sempre amato la Chiesa di Cristo con tutto se stesso. Ha seguito il mio cammino con amore di padre. Per questo averla qui è una gioia grande. Non da ultimo, rivolgo un saluto filiale a Sua Eccellenza
Mons. Settimio Todisco, Arcivescovo emerito di questa nostra Chiesa, e lo ringrazio dal profondo del cuore per avermi generato alla vita sacerdotale. Tanti sono i ricordi del cuore che mi legano a Lui. Impossibilitato ad essere tra noi per la fatica dell’età, come padre premuroso continua a seguire e benedire il mio cammino. A Lui il ricordo di tutti noi colmo di grande affetto. Lo sguardo si allarga a voi
Eccellentissimi Arcivescovi e Vescovi che con corale partecipazione avete voluto condividere questa celebrazione. A ciascuno esprimo profonda gratitudine chiedendo umilmente il dono della pazienza e della comprensione nell’accogliermi all’interno del Collegio episcopale. La vostra esperienza di fratelli maggiori sarà luce e consiglio per il mio cammino. Tra voi saluto in particolar modo l’Ordinario Militare
S.E. Mons. Santo Marcianò, che per otto anni ha guidato con zelo e generosità l’amata Arcidiocesi di Rossano-Cariati e la presenza cara del Vescovo di Novara,
S.E. Mons. Franco Giulio Brambilla, che dal profondo Nord ha voluto essere tra noi. Un saluto cordiale colmo di gratitudine a
S.E. Mons. Nunzio Galantino Segretario della CEI e Pastore della Diocesi di Cassano allo Jonio, vicino di casa, che nonostante i suoi molteplici impegni è qui con noi. A Lei affido il saluto di questa assemlea per il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana,
S.Em.za il Cardinale Angelo Bagnasco. Nella persona dell’Amministratore Diocesano,
Mons. Antonio De Simone, che ammiro per il delicato servizio reso per lungo tempo, saluto e ringrazio tutti i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i seminaristi e i numerosi fedeli convenuti dalla bella, e già da me amata, Chiesa di Rossano-Cariati. Voi siete la Sposa che il Signore mi affida con amore, come Suo amico e custode; voi siete il cuore palpitante del ministero che mi attende; voi siete la mia nuova casa. Accogliendovi qui a Brindisi, ho trascorso con voi due giornate bellissime in Agosto, ricche di cordialità e simpatia. Ora ci attende un cammino comune da vivere con fiducia e speranza nel Signore. Confido in ciascuno di voi. Un sentito e cordiale saluto ai rettori del Pontificio Seminario Regionale di Molfetta
Mons. Luigi Renna e del Seminario Romano Maggiore
Mons. Concetto Occhipinti, con la viva ammirazione per il delicato compito educativo da loro svolto con i nostri giovani seminaristi. Saluto il
Prefetto di Brindisi, S.E. il Dott. Nicola Prete, e in lui ringrazio, per la presenza e per l’onore dato a questa nostra assemblea, tutte le Autorità dello Stato intervenute, civili e militari. Rivolgo un grazie sentito, per la collaborazione offerta, al
Sindaco di Brindisi, Cosimo Consales, e in lui porgo il mio saluto a tutti i sindaci dei comuni della Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni e delle amministrazioni comunali dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati che hanno voluto presenziare a questa celebrazione. Alle associazioni ecclesiali e di volontariato, al Coro, agli Scout e a quanti si sono resi presenti nel curare questa celebrazione va la personale gratitudine. Alle care Comunità monastiche delle due diocesi, che pregano da luglio per questo giorno, tutta la mia riconoscenza e vicinanza. Sempre forte sarà il pensiero e la preghiera per tutti. Dio vi benedica. Desidero affidarmi all’intercessione dei Santi Patroni delle due diocesi, con Loro e unito a voi invoco la materna protezione della Vergine Santa, venerata in Rossano e nel nostro Seminario Regionale:
Maria SS. Achiropita, prega per noi, Regina Apuliae, Ave Maria.