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A Mirto Crosia l'incontro "Dal rapporto Svimez 2018, al dibattito sulle autonomie regionali"

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Mirto Crosia. Si è tenuto, lo scorso venerdì 2 febbraio, nel circolo culturale "Umberto Zanotti Bianco", l'interessante incontro sul tema «DAL RAPPORTO SVIMEZ 2018 AL DIBATTITO SULLE AUTONOMIE REGIONALI»,nato in collaborazione con la SVIMEZ, l'Ordine dei Commercialisti della giurisdizione di Castrovillari e il locale Istituto Tecnico Commerciale - Liceo Scientifico Dopo un bell'omaggio musicale dell'esordiente pianista Giusi Mazzei, Franco Rizzo, Presidente del Circolo, ha puntualmente riassunto i contenuti del Rapporto e del dibattito che si sta sviluppando sulla stampa circa la concessione di nuove autonomie regionali, a seguito dei referendum di Lombardia e Veneto dell’ottobre 2017. L'esposizione è stata arricchita e completata da Giuseppe Soriero, del Comitato di Presidenza della SVIMEZ. Le due relazioni hanno evidenziato come, dopo il triennio di crescita consecutiva del Mezzogiorno 2015-17 e un promettente recupero dell’industria meridionale, il Sud, in carenza di adeguate politiche di sviluppo, per le sue ridotte dimensioni, non riuscirà a proseguire su ritmi di crescita sufficienti, per via del crollo degli investimenti pubblici (4,5 miliardi di investimenti annui in meno rispetto al 2010) e delle emergenze sociali che nell'area restano allarmanti (giovani tagliati fuori e aumento delle occupazioni a bassa qualifica e a bassa retribuzione, non in grado di incidere su livelli di povertà crescenti). Cosi che a inizio 2019 rischia di aprirsi una “stagione dell’incertezza” che potrebbe determinare nel Sud una “GRANDE FRENATA”. Per evitarla, sostiene il Rapporto Svimez, potrebbero aiutare il proseguimento della misure di incentivazione agli investimenti più efficaci (compresa Industria 4.0), l’attuazione di strumenti di intervento nel Mezzogiorno, come le ZES, Zone economiche speciali, e soprattutto la mai attuata cd. “clausola del 34%” per la spesa ordinaria in conto capitale, con estensione al Settore Pubblico Allargato delle grandi aziende partecipate. E' necessario dunque riattivare una grande stagione di investimenti nel Mezzogiorno, mirati al miglioramento delle infrastrutture economiche e sociali, per il miglioramento delle condizioni competitive delle imprese e dei fondamentali del benessere dei cittadini, come leva per l’accelerazione del tasso di sviluppo dell’intero Paese. Allarmante, per Svimez, è la cd cittadinanza “limitata”, con divari intollerabili fra le varie Regioni in fatto di servizi socio-assistenziali all'infanzia, agli anziani, agli ammalati. Ma altrettanto grave è la scadente performance delle PP AA delle regioni meridionali e la qualità dei servizi pubblici al cittadino nella vita quotidiana. Prosegue, rileva ancora Svimez, il cattivo trend del peso demografico, che aveva già fatto dire alla stessa Svimez, in precedenti rapporti, del pericolo di "svuotamento" del Mezzogiorno. Al riguardo il Rapporto prevede, da qui al 2065, per l'intero Sud una perdita di 5 mln di residenti (saldo migratorio+saldo naturale) di cui 1,5 mln per la sola Calabria. Dati rispetto ai quali, ha concluso Soriero, si richiede un sussulto di orgoglio soprattutto da parte delle nuove generazioni meridionali per rivendicare i giusti e necessari interventi dello Stato centrale, ma anche per cambiare pelle negli atteggiamenti civici interni da vivere con minore indolenza e maggiore responsabilità. Numerosi sono stati gli interventi a seguire. Fra gli altri quali del Sindaco di Crosia, Antonio Russo, di Antonino Fonsi per la Coldiretti, di Vittorio De Luca, per i Commercialisti, di Vincenzo Gallo, quale esperto di economia territoriale, del Dirigente Scolastico Francesco Murano, delle studentesse dell'ITE Aurora e Michela Fullone.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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