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La Guardia Costiera mette i sigilli ad uno stabilimento balneare

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La Guardia Costiera di Corigliano continua il suo impegno per arginare il fenomeno dell'abusivismo e sequestra 600 metri quadrati di area demaniale a Rocca Imperiale

Il personale militare appartenente al Compartimento Marittimo di Corigliano Calabro ha operato nei giorni scorsi il sequestro penale preventivo di un’area demaniale marittima e manufatti abusivamente realizzati per mq. 600 in località del Comune di Rocca Imperiale, in esecuzione di un provvedimento del Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Castrovillari emesso su richiesta della Procura della Repubblica. A seguito delle indagini svolte dai militari della Guardia Costiera fin dallo scorso agosto è stato accertato infatti che durante la stagione estiva che uno stabilimento balneare, oltre all’area demaniale marittima di 600 metri quadrati data in concessione dal Comune, aveva occupato arbitrariamente altri 600 metri quadrati invadendo il suolo pubblico al fine di occuparlo e trarne profitto in assenza di permesso a costruire e senza autorizzazione paesaggistica. Erano state realizzate in zona sottoposta a vincolo paesaggistico opere edili a servizio dello stabilimento principale consistenti in freschiere in legno, docce, pista da ballo, servizi igienici, strutture in ferro, aree pavimentate in calcestruzzo e piastrellate. A seguito della segnalazione alla Procura della Repubblica ed in esecuzione dell’ordinanza di sgombero emessa dal Comune, la ditta comunicava dopo l’estate di aver ottemperato al provvedimento comunale e di aver ripristinato lo stato dei luoghi ma, in occasione di altri sopralluoghi effettuati dai militari della Guardia Costiera, anche nel periodo invernale, è stato accertato che in realtà erano state rimosse solo alcune delle opere abusive ed erano state mantenute, in assenza di titoli autorizzativi, strutture in ferro, area in calcestruzzo, servizi igienici, un palco con sovrastante struttura in ferro; ciò costituisce oggetto del sequestro ora disposto. Il provvedimento dell’Autorità giudiziaria ha evidenziato che la libera disponibilità delle aree e dei manufatti in questione può sicuramente agevolare o protrarre le conseguenze dei reati contestati, con conseguente grave pregiudizio per il bene giuridico protetto, ossia il regolare assetto del territorio e la tutela del patrimonio paesistico ed ambientale. Le ipotesi di reato, riguardano l’abusiva occupazione di suolo demaniale marittimo, le innovazioni non autorizzate sul demanio, l’invasione di terreni pubblici, la realizzazione di opere senza permesso a costruire e senza autorizzazione paesaggistica. L’attività di vigilanza degli uomini della Capitaneria di porto di Corigliano Calabro e degli uffici marittimi di Montegiordano, Trebisacce e Cariati, per la salvaguardia dei beni demaniali e delle spiagge, per il regolare assetto del territorio costiero e la tutela del patrimonio paesistico ed ambientale, prosegue quindi lungo l’arco dello jonio cosentino, al fine di combattere i fenomeni di abusivismo e verificare il rispetto delle clausole concessorie, a tutela degli usi comuni previsti e degli interessi dominicali dello Stato.
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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