Entusiasmo, emozione, applausi, abbracci, voglia di far sentire la propria voce. I sentimenti espressi da un centro d'eccellenza gremito di gente, sabato 4 gennaio nell'area urbana di Corigliano, rispecchiano quelle che sono le intenzioni e le basi su cui si poggia la candidatura di Aldo Zagarese alle elezioni regionali del prossimo 26 gennaio, nella lista del PD con Pippo Callipo presidente. Candidatura condivisa dai circoli del partito di Corigliano Rossano e sostenuta dalla base. Una campagna elettorale in cui si parla al plurale, una campagna fatta di molti NOI e poco IO. Una campagna elettorale che mette insieme la grinta, l'entusiasmo e anche l'imprudenza dei giovani e la saggezza, l'esperienza di chi milita in politica da tempo. Una campagna elettorale che parte dal riconoscimento, fondamentale, del partito nazionale, testimoniata dalla presenza e dal sostegno del Commissario Provinciale, onorevole Marco Miccoli, dirigente della Segreteria Nazionale. Una campagna elettorale che trasuda dignità, tutta incentrata sulla necessità di eleggere un candidato di "casa nostra", del territorio in cui viviamo. Una campagna che vedrà il Pd e Aldo Zagarese, se eletto, impegnarsi con i fatti e con un programma preciso e che esplicherà nei primi cento giorni di consiliatura la sua forza dirompente. Agricoltura, sanità, tribunale. I primi tre temi toccati da Aldo Zagarese nel suo appassionato discorso di presentazione. Tre temi su cui non si sono risparmiate frecciate, dal mai nato DAQ al delegato all'agricoltura, dell'uscente consiliatura regionale, passato dal centrosinistra al centrodestra, nuovamente candidato e nuovamente in cerca di voti nella Sibaritide e nel basso e alto Ionio. La ferita mai chiusa della chiusura del tribunale di Rossano, "La cosa che più mortifica è vedere che oggi ci sono rappresentanti del nostro territorio schierati con chi ha detto la sua in merito alla chiusura del tribunale, chi si è schierato con la Santelli ha tradito il nostro territorio. Ma non giustifico neanche i rappresentanti in seno al Consiglio Regionale che non hanno attivato alcuna iniziativa per la riapertura del Tribunale di Rossano, né tanto meno per l’apertura ex novo di un presidio di giustizia per la Sibaritide". Zagarese non si tira indietro neanche davanti allo spinoso tema della sanità. "È un argomento che urla vendetta e senza voler aprire inutili polemiche, pretendo, però, spiegazioni sulla realizzazione dell’Ospedale Unico. Tredici anni di fumo, parole e la famosa prima pietra che negli anni si è ripetuta fino a diventare 100 pietre, ma ancora l'ospedale non si vede". Al tavolo con Aldo Zagarese erano presenti anche Carmen Fusaro e Danilo Le Fosse, entrambi dirigenti di partito e rappresentanti di quell'area giovane che vuole traghettare il PD locale verso il cambiamento. "Era sfiduciata - ha detto Carmen Fusaro - ma grazie al lavoro dei dirigenti e dei circoli ho deciso di continuare con il mio impegno in politica. Il PD ha deciso per un’opera di rinnovamento con la passione e la militanza alla base di tutto. La candidatura di Aldo è un inizio perché supera un esasperato correntismo, consapevoli che dobbiamo passare dall’essere un partito dei tanti IO ed essere un partito dei NOI". Prende spunto da una frase del presidente Mattarella Danilo Le Fosse, “Responsabilizzare i giovani”. “Il PD di Corigliano Rossano questa scelta l’ha fatta e ha messo quanto di meglio poteva mettere in campo, cioè Aldo Zagarese. Consigliere che ha creduto fortemente nella fusione. Quella di Aldo è una scommessa che ha tutte le possibilità di essere vinta. Io lavoro da 2 anni e mezzo in Regione e vi posso assicurare che la distanza che c’è da qui a Catanzaro è enorme, molto più di quella fisica. Non c’è la percezione dei nostri problemi e questo ci taglia fuori da ogni progettualità. Per questo è necessario che il territorio di Corigliano Rossano e dell’intera Sibaritide sia rappresentato degnamente nel consiglio regionale". Zagarese chiude il suo intervento con un appello al Sindaco di Corigliano Rossano: "Mi appello al Sindaco Flavio Stasi, a tutte le forze politiche moderate, a che si promuova un voto utile, finalizzato all’elezione di un candidato di casa nostra"