Sarà questo il tema della terza puntata de L’Eco in Diretta in diretta in streaming, Venerdì 9 Ottobre, sulla nostra pagina Facebook
Chi dimentica è complice. E noi non vogliamo dimenticare tantomeno essere complici. Quanto accaduto quel 12 agosto di cinque anni fa. Quando - è vero - venne giù il cielo, tanta era la pioggia che cadde, ma quando il sistema di prevenzione e cura del territorio mise in evidenza tutte le sue défaillance. Sistemi di raccolta acqua otturati, torrenti rimasti privi di manutenzione idraulica, fossi di scolo completamente occlusi. E così le immagini terribili, più recenti, dello straripamento del Crati del 28 novembre 2018. Un’ecatombe per l’agricoltura, per la zootecnia e per oltre 40 famiglie che allora dovettero abbandonare le loro case, invase dall’acqua e dal fango. Ma il vero problema è che la memoria di quei momenti tristissimi, di quegli attimi di paura, sembra non aver insegnato nulla a chi in questi anni poteva fare e non ha fatto. Quei torrenti straripati nel 2015 rimangono ancora pieni di detriti e rifiuti. Sul Crati si è fatta manutenzione ma sembra essere precaria. E, poi, restano altri corsi d’acqua (la maggior parte del territorio della terza città della Calabria) che in silenzio tramano vendetta verso l’uomo, che con la sua mano si è sempre dimostrato o troppo invadente oppure fin troppo poco amorevole e attento. Di questo ne parleremo il prossimo venerdì 9 ottobre, nel corso della
terza puntata de L’Eco in Diretta, in diretta streaming sulla nostra
pagina facebook @ecodellojonio a partire dalle ore 18.30. Ospiti in studio
Ercolino Ferraina, esponente del Comitato 12 Agosto e vittima dei danni dell’alluvione,
Gino Vulcano, consigliere del Consorzio di Bonifica bacini dello Jonio, e con il geologo
Tonino Caracciolo.