1 ora fa:Ritardi nella pubblicazione del bando Fna dell'Asp: centinaia di famiglie in attesa di risposte
58 minuti fa:Al via il concorso fotografico "Tarsia fiorita - balconi che incantano"
5 ore fa:Salute nelle aree interne: Bocchigliero continua a promuovere giornate di prevenzione
2 ore fa:Tanta partecipazione al raduno nazionale delle Vespe a Corigliano-Rossano
3 ore fa:Turni di lavoro non conformi al CCNL nell'Arma: SIC Calabria chiede interventi immediati
2 ore fa:Lorica Lake: in Sila oltre 100 appassionati per la gara di nuoto in acque libere
28 minuti fa:A Cassano Jonio tutto pronto per l'avvio de "Labellaestate 2025"
1 ora fa:Monsignor Savino annuncia la convocazione della prossima assemblea diocesana
3 ore fa:A Tarsia cresce l'attesa per la rassegna "Chi stamu passanu"
4 ore fa: Ricominciare è possibile: aperte le iscrizioni ai corsi serali dell’IIS Palma Green Falcone Borsellino

Verba Volant - Per parlare ai giovani c'è bisogno di ricordare

2 minuti di lettura

Ricordare è il Verba Volant di oggi. Parola composta dal prefisso re, per indicare il ritorno, e dalla radice cor cordis, cuore. Concedendoci un po' di poesia, ricordare vuol dire ritornare dalle parti del cuore, perchè è lì che ha sede la memoria.

Questa settimana sono stato alla presentazione di Patir, un percorso di valorizzazione consapevole del patrimonio culturale di Co-Ro, che ha individuato nel Patire uno dei luoghi identitari del territorio, simbolo di storie che si uniscono e di eredità da custodire. Puoi leggere l'articolo per saperne di più.

Proprio durante questo incontro mi è venuta l'idea per questo pezzo, perchè ho ascoltato molte voci autorevoli rimarcare l'importanza di tante parole meravigliose: custodire e patrimonio sono quelle che mi hanno colpito di più. Custodire è un atto di cura e umanità, il gesto della genitorialità, o di chi riesce ad amare. Prendersi in carico la responsabilità della custodia di un qualcosa che non ti appartiene è un gesto di solidarietà, che è un processo orizzontale di uomini alla pari. 

Poi c'è patrimonio, che deriva da pater, padre, e munus, compito, che traduciamo con cose appartenenti ai padri. Entra in gioco pertanto tutto il concetto dell'eredità, delle storie da non dimenticare, di ciò che è stato e che deve continuar ad essere, per sapere chi siamo. 

Mi prendo la libertà di aggiungere, in questo spazio personale che mi concede l'Eco dello Jonio, anche la parola ricordare, perchè in questo percorso di valorizzazione credo che ogni goccia possa scavare la roccia. Allora meglio un pensiero in più che uno in meno, una proposta anzichè una critica, un elemento di discussione più che un disaccordo.

Aggiungo la parola ricordare, nonostante io sia un under 30 e questa scelta possa sembrare una contraddizione, per poter raccontare questa meravigliosa idea latina che il ricordo ha la sua sede nel cuore degli uomini. Ci tengo a sottolineare questa idea romantica della memoria, perchè capita spesso di voler dare nuova vita ai luoghi, usando soltanto la mente e poco il cuore. 

Sento spesso la frase "dobbiamo insegnare ai nostri giovani il valore di" e tremo. Le nuove generazioni stanno dimostrando di possedere una sensibilità, verso i beni comuni e verso la natura, molto più forte delle generazioni precedenti. Lo scontro però avviene quando le generazioni precedenti, inconsapevolmente magari, cercano di imporre il loro linguaggio ad una generazione che sta trovando i suoi tempi e i suoi modi di esprimersi. 

Ricordare allora diventa un concetto di modernità assoluta, perchè traccia la strada per parlare con le nuove generazioni: non insegnate ai ragazzi perchè un luogo è stato importante, non fate solo questo almeno. La sfida oggi è creare contenuti editoriali, eventi, incontri, spot, fotografie, giornate di socialità, che portino le nuove generazioni ad inserire il luogo da valorizzare nel proprio cuore, in modo da ripassare di là, ogni volta che c'è bisogno di ricordare.

La sfida è saper raccontare anche con i loro "format", le cose che vogliamo tramandare, in modo che possano davvero sentirsi parte viva e pensante di un processo e non spettatori. Questa è la sfida del tempo che verrà, altrimenti ci ritroveremo ad avere luoghi meravigliosi e solitari, oltre a cuori vuoti e senza memoria.

Sicuramente il processo è iniziato, con grande maturità e partecipazione. Adesso è davvero il tempo di fare, di agire, di coinvolgere ed emozionare, magari passando di là, da quelle strade del cuore che dopo un paio di curve portano alla memoria.

Andrea Costantino Levote
Autore: Andrea Costantino Levote

Andrea Costantino Levote nasce come giornalista sportivo. Frequenta il corso di Reporting alla Scuola Holden, ma si imbuca anche alle lezioni di Cinema e di digital marketing. Vince il Premio Phoebe di Scuola Holden con il teaser Democracia. Racconta i ritratti dei giornalisti sportivi che lo hanno ispirato nel podcast "I Cantastorie", all'interno del programma Eutropia su Spotify. Diventa CEO di Jugaad Produzioni e con il cortometraggio FAME vince diversi premi internazionali, oltre a una menzione speciale al festival Ermanno Olmi. Oggi è CEO e founder di DIEZ- CREATIVE AGENCY, agenzia di comunicazione con la quale racconta il talento, occupandosi del digital marketing di start-up e di imprese.