Le risorse non ci sono perché il comune annaspa tra i debiti, ma una cittadina moderna come
Trebisacce non può presentare agli sportivi-ospiti un biglietto da visita così poco decoroso come lo
Stadio “G. Amerise”. Ecco allora che l’amministrazione comunale, volendo anche creare un habitat più confacente al livello di campionato (Eccellenza Regionale) a cui partecipa finora con successo l’
ASD Trebisacce, è pronta a caricarsi di un ulteriore debito per allestire uno Stadio degno di questo nome.
TREBISACCE, IN SOFFERENZA ANCHE IL LIVELLO TECNICO DEL GIOCO
Sarà infatti riqualificato e adeguato alle prescrizioni imposte dalla FIGC (federazione Italiana gioco calcio) lo stadio comunale “G. Amerise” che sorge in contrada Rovitti. Una buona squadra di calcio come l’ASD Trebisacce, allenata con mano sicura e con buoni risultati da Serafino Malucchi, che sta rispolverando i fasti sportivi del passato portando il nome della cittadina jonica in tutta la regione Calabria, non può infatti accogliere gli ospiti in uno stadio inadeguato, poco presentabile e dotato di un terreno di gioco in terra battuta malconcio e gibboso che, tra le altre cose, impedisce alle squadre che si affrontano di praticare un calcio di livello tecnico adeguato al campionato in cui militano. Oltre all’immagine della città e al buon nome del sodalizio giallorosso, è in sofferenza lo stesso livello tecnico del gioco e rischiano di essere sprecati gli sforzi compiuti da dirigenti bravi e appassionati come il presidente Angelo Miniaci ed i suoi più stretti collaboratori Pasquale Corbo e Antonio Cerchiara.
TREBISACCE, COMUNE PRONTO A SOTTOSCRIVERE
Parte da questi presupposti allora il progetto dell’esecutivo comunale che prevede il rifacimento degli spogliatoi, la recinzione del rettangolo di gioco per una maggiore sicurezza e, dulcis in fundo, un magnifico manto in erba sintetica. Le risorse, come si diceva, non ci sono ma il comune è pronto a sottoscrivere con il credito sportivo un mutuo di 480mila euro per ridare alla cittadina jonica uno stadio bello e accogliente, degno insomma della tradizione calcistica e del buon nome di Trebisacce.
Fonte: La Provincia di Cosenza