Danza e inclusione, i Figli della Luna alla Dance Academy School di Paolo Marincolo
Ballare in gruppo diventa occasione di appartenenza, relazione e superamento dei limiti, dimostrando che non esistono barriere insuperabili, ma solo confini da trasformare in nuove possibilità

CORIGLIANO-ROSSANO – L’inclusione può nascere anche da un passo di danza, da un ritmo condiviso, da un movimento che diventa linguaggio universale. È così che ogni mercoledì, da ottobre fino a giugno, i ragazzi della Cooperativa Sociale I Figli della Luna frequenteranno i corsi della Dance Academy School di Paolo Marincolo, ballerino, coreografo, tiktoker da oltre 2,1 milioni di follower e protagonista di Italia’s Got Talent, dove proprio di recente ha conquistato il Golden Buzzer del giudice Elettra Lamborghini.
Il progetto punta a offrire esperienze inclusive capaci di generare benefici psicologici, sociali e motori: dall’aumento dell’autostima e della disciplina alla riduzione di ansia e stress; dal miglioramento della concentrazione e della memoria allo sviluppo delle abilità creative e motorie. Ballare in gruppo diventa occasione di appartenenza, relazione e superamento dei limiti, dimostrando che non esistono barriere insuperabili, ma solo confini da trasformare in nuove possibilità.
«La danza – dice Lorenzo Notaristefano, presidente della Cooperativa Sociale I Figli della Luna - è un linguaggio universale che cancella le differenze e valorizza ciascuno nella propria unicità. Portare i nostri ragazzi in un contesto artistico così qualificato e inclusivo – aggiunge – significa offrire loro la possibilità di crescere in autostima, socialità e creatività. Il Presidente sottolinea, inoltre, come questa esperienza sia un ponte concreto tra la scuola di danza e la comunità, una contaminazione positiva che abbatte diffidenze e barriere. A condividere e sostenere l’iniziativa anche la vicepresidente Marilena Prezzo, la consigliera Francesca Prezzo e le socie Antonella Celestino, Dora e Margherita Quadro, parte attiva di un percorso che mette al centro la persona e la sua capacità di esprimersi».
Tra coreografie, musica e sorrisi, i ragazzi potranno allenare corpo e mente, imparando che ballare non è solo muovere i piedi, ma costruire relazioni, fiducia e gioia condivisa. Il progetto proseguirà fino a giugno, confermando che l’inclusione, a passo di danza, è una conquista che fa bene a tutti.