Carenza di DPI e condizioni precarie per i lavoratori dei presidi Asp della Sibaritide
Roberto Tenuta di Cisl, denuncia gravi carenze ad opera delle ditte appaltatrici Faro e GLF nei presidi di Trebisacce, Cassano, Corigliano e Rossano: «Inaccetabile. Calpestati diritti e dignità. Serve maggiore sicurezza»

COSENZA - Il Segretario Generale della Fisascat Cisl Cosenza, Roberto Tenuta, denuncia una situazione ormai insostenibile per i lavoratori e le lavoratrici impiegati nei servizi di pulizia presso i presidi ASP di Trebisacce, Cassano Ionio, Corigliano e Rossano.
«I lavoratori in forza alle ditte appaltatrici Faro e GLF – dichiara Tenuta – si trovano da tempo a operare in condizioni inaccettabili, a causa della grave carenza di dispositivi di protezione individuale (DPI), attrezzature e materiali necessari per svolgere il proprio lavoro. Guanti, detergenti, disinfettanti, carrelli e altri strumenti di base, risultano spesso insufficienti o del tutto assenti, costringendo il personale a lavorare in condizioni precarie, non conformi alle norme igienico-sanitarie previste per ambienti ospedalieri».
Nonostante le ripetute segnalazioni ai referenti delle ditte appaltatrici, la situazione non ha ricevuto alcuna risposta concreta, aggravando il malcontento tra i lavoratori e aumentando le preoccupazioni per la loro sicurezza. «Siamo di fronte a una situazione che non solo compromette la dignità e i diritti di chi lavora, ma mette anche a rischio la salute dei dipendenti e degli utenti delle strutture sanitarie – continua Tenuta – È inaccettabile che chi garantisce ogni giorno l'igiene e la sanificazione di luoghi così sensibili, venga lasciato senza strumenti adeguati e senza ascolto».
Di fronte all'indifferenza della ditta appaltatrice, i lavoratori hanno avviato forme di protesta per rivendicare il rispetto dei propri diritti, condizioni dignitose di lavoro e la piena tutela della salute, in linea con quanto previsto dalla normativa vigente.
«La nostra richiesta è chiara: serve un intervento immediato da parte delle aziende coinvolte per verificare le condizioni di lavoro all'interno dei presidi interessati e adottare i provvedimenti necessari. Non stiamo chiedendo privilegi, ma semplicemente il rispetto della dignità e della sicurezza dei lavoratori, che ogni giorno svolgono un ruolo essenziale per la collettività» conclude il Segretario Generale Roberto Tenuta.