Altomonte, un’oasi di accoglienza: l’Ostello “Vento del Sud” e la rivoluzione dell’ospitalità in Italia
Nel cuore della Calabria, un sogno di due giovani diventa modello di turismo etico, umano e sostenibile

ALTOMONTE – Tra le colline silenziose e i vicoli di pietra che profumano di storia, sorge un luogo capace di restituire significato autentico alla parola “ospitalità”. È l’Ostello Vento del Sud, il primo “ostello ospitale” d’Italia, nato dall’energia e dalla visione di Rossana Castelli e Giuseppe Alessia, due giovani che hanno scelto di restare nella loro terra per trasformarla in un laboratorio di accoglienza e bellezza.
Il loro progetto è molto più di una struttura ricettiva: è un atto d’amore verso la Calabria e verso i viaggiatori che la attraversano. “Vento del Sud” accoglie chiunque voglia scoprire Altomonte in modo autentico, offrendo non solo un posto dove dormire, ma un’esperienza di condivisione e di incontro. Qui ogni ospite è accolto come un amico, guidato alla scoperta del borgo, dei suoi ritmi lenti e della sua profonda anima culturale.
L’idea è semplice e rivoluzionaria al tempo stesso: fare dell’ospitalità uno strumento di rinascita. Tariffe accessibili, atmosfera familiare e attenzione alle persone rendono questo ostello un punto di riferimento per chi crede in un turismo più umano, rispettoso dei luoghi e delle comunità. Rossana e Giuseppe hanno saputo unire tradizione e innovazione, costruendo un modello di accoglienza giovane ma radicato, sostenibile ma capace di emozionare.
Altomonte, con il suo fascino medievale, si presta perfettamente a questa visione. Le sue stradine, le facciate in pietra e le vedute che si perdono tra le colline evocano un tempo sospeso, dove arte e fede convivono da secoli. La Chiesa di Santa Maria della Consolazione, con il suo maestoso rosone gotico-angioino, domina il panorama come un gioiello luminoso. Non lontano, il Castello Normannoracconta la storia delle antiche signorie, mentre le torri di difesa custodiscono ancora i segreti del borgo. Ma Altomonte non è solo bellezza architettonica: è anche un luogo di profonda spiritualità, riconosciuto come Città del Santissimo Crocifisso. Le reliquie di San Pio da Pietrelcina e di San Giuseppe Moscati, conservate nella stessa Chiesa della Consolazione, fanno del paese una meta di pellegrinaggio e riflessione, dove la fede si intreccia naturalmente con la vita quotidiana.
Grazie alla visione e alla dedizione di Rossana e Giuseppe, l’ostello Vento del Sud è diventato un simbolo di rinascita per l’intera comunità. Qui l’accoglienza non è un servizio, ma un modo di essere; non è un gesto commerciale, ma un incontro di anime. Altomonte diventa così un esempio di come il turismo possa rigenerare, unire e raccontare un’Italia che sa ancora credere nella sua autenticità.
In un’epoca in cui l’ospitalità rischia di ridursi a marketing e prenotazioni online, Vento del Sud ricorda che viaggiare è prima di tutto condividere. E che nel cuore del Sud soffia davvero un vento nuovo: il vento dell’umanità.