Liberate Vincenzo Fullone: l’Eco lancia la petizione nazionale al Presidente Mattarella e al Premier Meloni
L'invito a cittadini e associazioni ad aderire all’appello su Change.org per chiedere l’immediata liberazione dell’attivista umanitario di Crosia detenuto in Israele insieme agli altri passeggeri della Freedom Flotilla

CORIGLIANO-ROSSANO – Dalla Calabria parte un grido di umanità e di giustizia che vuole arrivare fino a Roma e a Gerusalemme: “Liberate Vincenzo Fullone e tutti gli attivisti della Freedom Flotilla”.
È questo il titolo della petizione nazionale lanciata su Change.org dall'Eco dello Jonio per chiedere al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni di attivarsi immediatamente per la liberazione del cooperante calabrese e dei suoi compagni di missione.
L’appello segue la notizia, diffusa nelle scorse ore, del fermo da parte dell’esercito israeliano di tutti i passeggeri della Freedom Flotilla, la missione internazionale diretta verso Gaza per consegnare dispositivi medici, personale sanitario e aiuti umanitari destinati alla popolazione civile palestinese.
A bordo della “Conscience”, nave ammiraglia della flottiglia, c’era anche Vincenzo Fullone, attivista umanitario originario di Crosia, impegnato da anni in attività di cooperazione e solidarietà.
Secondo quanto riferito dagli organizzatori della missione, le imbarcazioni sarebbero state intercettate e sequestrate in acque internazionali, con tutti i passeggeri condotti con la forza in Israele. Le comunicazioni con l’equipaggio risultano tuttora interrotte, mentre cresce l’allarme delle organizzazioni internazionali per la sicurezza dei trattenuti.
Una mobilitazione civile che parte dal basso
L’iniziativa, promossa dal nostro giornale e che trova il sostegno già di diverse associazioni e cittadini insieme a diverse reti civiche e pacifiste calabresi, invita cittadini, amministratori locali e rappresentanze istituzionali a firmare e diffondere la petizione. L’obiettivo è «far sentire forte la voce dell’Italia democratica e solidale, perché nessuno resti solo davanti all’ingiustizia».
Tutto questo con particolare riferimento al concittadino del territorio della Calabria del Nord-Est, Vincenzo Fullone, originario di Crosia, ritenuto un "obiettivo sensibile" e sgradito al Governo Israeliano, proprio per le lotte umanitarie fatte dallo stesso Fullone negli anni passati all'interno della striscia di Gaza (vi abbiamo raccontato la sua storia in questo Reportage nell'ottobre 2023, all'indomani del 7 ottobre -> leggi qui e leggi qui)
Nel testo rivolto al Quirinale e a Palazzo Chigi si chiede che vengano attivati tutti i canali diplomatici e consolari per garantire la liberazione e il rientro in sicurezza di Vincenzo Fullone e di tutti gli attivisti della Freedom Flotilla; che sia garantita loro assistenza legale e sanitaria; e che l’Italia si faccia promotrice in sede ONU ed europea di un’inchiesta indipendente per accertare eventuali violazioni del diritto internazionale.
“La solidarietà non si arresta”
Il messaggio che accompagna la raccolta firme è chiaro e diretto:
«La solidarietà non si arresta. Liberate Vincenzo Fullone e tutti gli attivisti della Freedom Flotilla»
Da Corigliano-Rossano e dalla Calabria, dunque, parte un segnale forte di partecipazione e responsabilità civile, che vuole trasformarsi in una mobilitazione nazionale a difesa del diritto umanitario e della libertà di chi sceglie di aiutare i più deboli.