Freedom Flotilla, fermato al largo di Gaza l’attivista di Crosia Vincenzo Fullone
L’esercito israeliano ha arrestato nella notte i passeggeri della nave “Conscience”, impegnata in una missione umanitaria diretta a Gaza. La piazza di Corigliano-Rossano chiede la sua liberazione

CORIGLIANO-ROSSANO – È di queste ore la notizia del fermo da parte dell’esercito israeliano di tutti i passeggeri della Freedom Flotilla, la missione internazionale che stava navigando verso Gaza per consegnare dispositivi medici, personale sanitario e aiuti umanitari destinati alla popolazione palestinese.
A bordo della “Conscience”, la nave ammiraglia della flottiglia, c’era anche Vincenzo Fullone, attivista umanitario originario di Crosia, impegnato da tempo in attività di cooperazione e solidarietà.
Secondo le prime informazioni diffuse dagli organizzatori, le imbarcazioni sarebbero state intercettate e sequestrate illegalmente nelle acque internazionali, con tutti i passeggeri condotti con la forza in Israele. Le comunicazioni con l’equipaggio risultano al momento interrotte, mentre diverse organizzazioni internazionali hanno già chiesto chiarimenti al governo israeliano.
A Corigliano-Rossano, il collettivo “Schierarsi” ha lanciato un appello pubblico per la liberazione immediata di Fullone e di tutti gli attivisti detenuti.
In una nota, la rete civica afferma:
«Chiediamo con forza a tutte le istituzioni comunali, regionali e nazionali di attivarsi immediatamente affinché il nostro conterraneo e tutti gli attivisti della Freedom Flotilla siano liberati. Qualsiasi silenzio o omissione equivale a complicità».
Il gruppo invita inoltre i cittadini a diffondere la notizia e a fare pressione mediatica, per tenere alta l’attenzione sul destino dei passeggeri della flottiglia.
L’appello, partito da Corigliano-Rossano, si sta diffondendo rapidamente anche in altre città calabresi, dove diverse associazioni pacifiste stanno organizzando sit-in e presidi di solidarietà.
La Freedom Flotilla, partita nei giorni scorsi con una missione civile e disarmata, rappresenta una delle principali iniziative internazionali a sostegno della popolazione di Gaza, da mesi allo stremo a causa della crisi umanitaria e del blocco dei rifornimenti.
Il fermo degli attivisti – tra cui medici, giornalisti e cooperanti – rischia di aprire un nuovo fronte diplomatico, mentre cresce la richiesta di intervento del Governo italiano per garantire assistenza e tutela consolare ai connazionali coinvolti.
Da Corigliano-Rossano e dalla Calabria arriva intanto un messaggio chiaro: «La solidarietà non si arresta. Liberate Vincenzo Fullone e tutti gli attivisti della Freedom Flotilla».