Inaugurate a Co-Ro due nuove Case Kind, Grillo: «Città più giusta, inclusiva e solidale»
L'assessore alle politiche sociali: «Un esempio concreto di come l'inclusione si costruisca con coraggio, visione e condivisione»

CORIGLIANO-ROSSANO - Case tipo solidarietà e inclusione, o "Case Kind", si riferiscono a progetti e iniziative che mirano a creare spazi abitativi e comunità inclusive, in cui persone con diverse esigenze e provenienze possono vivere insieme, superando marginalità e promuovendo la partecipazione sociale. Questi progetti spesso coinvolgono cohousing, case famiglia o centri di accoglienza, offrendo supporto personalizzato, attività inclusive e percorsi di autonomia.
Oggi la nostra comunità compie un passo importante proprio sul piano della solidarietà e dell'inclusione, con l'inaugurazione di due nuove Case Kind.
La prima sarà un presidio a sostegno delle persone che vivono condizioni di estrema povertà, un luogo di accoglienza e di ascolto capace di dare risposte concrete ai bisogni più urgenti.
La seconda rappresenta un progetto ambizioso e dal forte valore simbolico: un cambio culturale nella narrazione sulla disabilità, offrendo a giovani con disabilità l'opportunità di intraprendere un percorso verso l'autonomia e l'indipendenza, nella consapevolezza che la dignità passa anche attraverso la possibilità di scegliere e di costruire il proprio futuro.
«Come ho avuto modo di sottolineare oggi nel corso della inaugurazione delle due strutture - spiega Marinella Grillo, assessore alle politiche sociali - auspico che questo possa essere un progetto pilota per altri ragazzi, affinché insieme alle loro famiglie possano raccogliere l'entusiasmo e la forza di questi giovani che intraprendono il cammino verso l'autonomia, pensando anche al "dopo di noi". Un esempio concreto di come l'inclusione si costruisca con coraggio, visione e condivisione».
«Desidero esprimere un sentito ringraziamento alle famiglie, ai Servizi Sociali Territoriali e alla Cooperativa Sinergie per l'impegno, la dedizione e la sensibilità dimostrati. È grazie a questa rete di energie e competenze che possiamo rendere la nostra città più giusta, inclusiva e solidale» conclude.