Le realtà associative cittadine attendono da un mese l'incontro con Stasi
La rete di 40 associazioni aveva già formalizzato, in data 13 maggio, una richiesta urgente di incontro ma, ad oggi, nessuna risposta è pervenuta

CORIGLIANO-ROSSANO - Si è svolta domenica sera, presso la prestigiosa sede del Museo d’Arte Antica e del Precinema di Giacomo Felicetti, la riunione della rete di oltre 40 associazioni cittadine, impegnate nel confronto con l’Amministrazione comunale per il rilancio dei centri storici della città, con priorità per quello di Corigliano, oggi in condizioni di forte degrado.
«Coesione, spirito di servizio e visione condivisa - si legge nella nota condivisa - hanno animato l’incontro, durante il quale è emersa la volontà unanime di non restare più in silenzio di fronte allo stato di abbandono e disattenzione che affligge il cuore antico della città. Una situazione aggravata da assenza di servizi, degrado urbanistico, randagismo, barriere architettoniche e totale mancanza di programmazione culturale, nonostante l’avvio della stagione estiva.
Le associazioni avevano già formalizzato, in data 13 maggio, una richiesta urgente di incontro con il Sindaco Flavio Stasi e la Giunta, protocollata con il numero 5600. A oggi, però, nessuna risposta. E il malcontento cresce».
«Preso atto che a distanza di un mese non abbiamo ricevuto nessun riscontro – dicono – rinnoviamo pubblicamente, anche a mezzo stampa, la nostra richiesta al Sindaco e all’intera Amministrazione comunale. Riteniamo che il dialogo con l’associazionismo, soprattutto quando strutturato e coeso come il nostro esperimento sta dimostrando, sia di fondamentale importanza per lo sviluppo della città e del territorio tutto».
Nel frattempo, la rete delle associazioni prosegue il proprio lavoro con determinazione: è in fase di finalizzazione un documento strategico, frutto di un’attenta analisi condivisa, che sarà presentato all’Amministrazione e alla cittadinanza nei modi e tempi opportuni.
«Siamo ancora fiduciosi in un riscontro positivo – prosegue la nota – ma, se così non fosse, ci vedremo costretti a trovare altre forme per far sentire la nostra voce: sempre in modo pacifico, legittimo e democratico».
«Le realtà associative chiedono ascolto, confronto e trasparenza, nel rispetto dei principi costituzionali di partecipazione e buon andamento amministrativo. Il centro storico non può più essere ignorato. I cittadini non possono essere esclusi da un virtuoso progetto di sviluppo della città e del territorio - concludono».