Appalto vigilanza armata Asp Cosenza, Cub Calabria denuncia: «Dalla padella alla brace»
La questione sollevata dal sindacato per mezzo del suo delegato e per conto dei lavoratori impegnati nell'appalto, riguarda la «discutibile rotazione e assegnazione dei servizi»

COSENZA – «Il primo di Giugno è stato dato il via al cambio di appalto della vigilanza armata presso le sedi Asp di Cosenza, con conseguente uscita della ditta "Cosmopol Vigilanza S.r.l" e ingresso della "Coral Securitas servizi integrati S.r.l", che dopo non appena 20 giorni fa registrare una carente, per esser buoni, organizzazione strutturale ed organizzativa». È quanto denuncia in una nota Cub Calabria.
«Nello specifico – si legge più avanti - viene denunciata una rotazione ed assegnazione dei servizi al personale operante alquanto discutibile, dove al personale assorbito dalla ditta uscente e con le garanzie della - clausola sociale appalti pubblici - non viene più garantita la continuità lavorativa presso le sedi precedentemente ricoperte, e comandata a prestare servizi di "qua e di là" con percorrenze anche di 80 km e 2 ore di viaggio tra andata e ritorno, con turni da 12 ore che sommate alle predette percorrenze, comportano un'assenza del lavoratore dai propri doveri familiari di ben 14 ore, il tutto in aggiunta alla mancanza di qualsivoglia assegnazione di mezzo aziendale e di eventuali rimborsi di percorrenza».
«Inoltre – fanno sapere - per un numero di lavoratori vengono comprovate assegnazioni di turni esclusivamente notturni, in "barba" ad ogni principio di rotazione, come precedentemente accadeva, arrecando difatti gravi disagi ai lavoratori interessati, sia psicofisici che familiari; per giunta i turni vengono comunicati giornalmente, oggi per domani, quindi rendendo impossibile l'organizzazione della propria vita privata. Pare poi che, ad oggi, ancora in alcuni presidi non sia stata integrata, come previsto dall'appalto in essere, la seconda guardia per rendere, visti gli svariati episodi di violenza, un servizio più efficace e sicuro sia per la tutela delle stesse Guardie impiegate, che per il personale sanitario operante».
«Si ricorda infine – precisano - che le Guardie Particolari Giurate, operano su concessione di titoli prefettizi, sotto la supervisione degli uffici preposti del ministero dell'interno, nonché svolgono servizio armato, e quindi durante l'attuazione del proprio servizio devono godere di piena lucidità psicofisica, visto inoltre il delicato compito di sicurezza svolto in prima linea, cosa che per quanto sopra denunciato, purtroppo risulta essere non eseguibile. Ad oggi è stato richiesto un incontro urgente con la direzione Aziendale della "Coral", che però fa sapere per mezzo del proprio delegato aziendale che risultano futili le motivazioni di questo incontro urgente, sostenendo di essere nel pieno rispetto delle leggi, e quindi se ci sarà un incontro verrà concordato in date non meglio specificate».
«Quindi annunciamo che, per il ripristino della serenità lavorativa di tutti i lavoratori, come Cub Calabria, siamo pronti ad intraprendere nell'immediato tutte le misure necessarie a tutela dei nostri lavoratori, interessando sin da subito la stazione appaltante, nello specifico il RUP e la direzione dell'Asp di Cosenza tutta, nonché le competenti autorità preposte».