Corigliano-Rossano, scende in campo il piano Su.Pr.Eme.
La priorità sarà lotta allo sfruttamento e inclusione dei migranti con Regione Calabria e Terzo Settore

CORIGLIANO-ROSSANO - Parte ufficialmente anche in Calabria il programma Su.Pr.Eme.2, il piano straordinario, quinquennale e integrato per prevenire e contrastare il fenomeno dello sfruttamento lavorativo dei cittadini stranieri provenienti da Paesi terzi nelle cinque regioni del Sud Italia: Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Basilicata.
Finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI 2021–2027), il progetto entra ora nella sua fase più operativa con l'apertura dei Poli Sociali Integrati e l'attivazione di servizi dedicati sul territorio.
La Regione Calabria ha scelto di coinvolgere i Comuni e gli Enti del Terzo Settore attraverso un percorso di coprogettazione partecipata. A livello regionale, il progetto vede il supporto tecnico e il monitoraggio del Consorzio NOVA, partner istituzionale incaricato di garantire coerenza procedurale, fisica e finanziaria sull'intero territorio calabrese.
Con la firma delle convenzioni tra la Regione Calabria, dieci enti del terzo settore e i cinque Comuni aderenti — Taurianova (capofila per Rosarno e San Ferdinando), Corigliano-Rossano e Cassano allo Ionio — sono state avviate le prime azioni territoriali finalizzate a promuovere accoglienza, orientamento e inclusione per i lavoratori migranti.
Nella Piana di Sibari operano i Poli Sociali di Cassano allo Ionio e Corigliano-Rossano, partecipando in modo integrato al progetto.
In particolare, il Comune di Corigliano-Rossano, a seguito dell'Avviso Pubblico del 18 ottobre 2024, ha individuato quale partner di coprogettazione l'A.T.S. guidata dalla Cooperativa Sociale Promidea, affiancata da Don Vincenzo Matrangolo, Tendiamo le Mani, Liberamente, Altro Diritto ODV e CIDIS.
Il progetto prevede un finanziamento complessivo di 798.597,78 euro e si rivolge principalmente ai lavoratori migranti regolarmente soggiornanti in Italia, impiegati nell'economia sommersa o a rischio di sfruttamento.
Le azioni principali del progetto comprendono: Accesso facilitato ai servizi integrati (sociali, sanitari, legali, lavorativi, educativi) tramite i Poli Sociali Integrati; Attività di prossimità e assistenza nei luoghi di vita e di lavoro dei migranti, anche attraverso strumenti digitali (app, social media, linee telefoniche dedicate); Servizi di intermediazione trasparente tra domanda e offerta di lavoro, in collaborazione con le imprese e gli enti territoriali; Supporto abitativo e di trasporto adeguato alle esigenze locali; Assistenza specifica alle vittime di sfruttamento lavorativo, con la costruzione di un sistema regionale di segnalazione e presa in carico; Potenziamento dell'associazionismo dei cittadini stranieri e azioni di empowerment; Attività di prevenzione e raccolta dati sul fenomeno dello sfruttamento; Campagne di comunicazione e sensibilizzazione per promuovere il lavoro dignitoso e informare sulle opportunità e i servizi disponibili.
Il Comune di Corigliano-Rossano conferma il proprio impegno a favore della legalità, della tutela dei diritti e dell'inclusione, collaborando in sinergia con gli enti del terzo settore e le istituzioni regionali e nazionali per la realizzazione di un sistema di accoglienza e integrazione efficace e sostenibile.