A Rende l'assemblea provinciale dei delegati comparto idraulico-forestale
Le richieste alla Regione di Cgil, Cisl e Uil: il rinnovo del contratto regionale e la riqualificazione e di programmare un servizio antincendio boschivo in linea con gli standard di sicurezza del settore

RENDE - Circa un centinaio tra delegate e delegati, in rappresentanza dei lavoratori forestali della provincia di Cosenza, hanno partecipato all’assemblea unitaria, convocata dalle segreterie provinciali di Fai, Flai e Uila di Cosenza, presso un noto albergo di Rende.
«Di tale iniziativa - spiegano nella nota congiunta Antonio Pisani di Fai Cisl, Givambattista Nicoletti di Flai Cgil e Antonio De Gregori di Uila Uil - se ne ravvisava la necessità già da alcune settimane, dopo che il defatigante confronto con la Regione sul rinnovo del Contratto Integrativo Regionale per gli Operai idraulico-forestali, seppur segnato dal solito accordo condiviso con le controparti, aveva fatto registrare l’ennesimo stallo».
«Un rinnovo contrattuale - dicono - che dal lontano 2019 è diventato una vera e propria tela di Penelope intorno a cui Regione Calabria e Calabria Verde, consumano da molto tempo continui ripensamenti che si sono tradotti, per i lavoratori forestali, in erosione dei salari già messi a dura prova dalle spinte inflattive del costo della vita. A tutto ciò si aggiungono una serie di istituti contrattuali economici che dal 2023 non sono stati mai liquidati a centinaia di lavoratori, in particolare a quelli addetti al Servizio Antincendio Boschivo sui quali, il sindacato intende anche verificare, nelle sedi competenti, se tale servizio, per sua natura contrassegnato da rischio medio-alto, sia svolto in piena sicurezza, ai sensi del D.Lgs. 81/2008».
«Tante le testimonianze dei delegati di cantiere che hanno raccontato un’altra storia rispetto a quella autoreferenziale; una storia che è fatta soprattutto di buona volontà e responsabilità dei lavoratori forestali, spesso alle prese con direttori dei lavori e capi-operai che fanno rimpiangere i “caporali di giornata” di un tempo andato».
«Ancora troppe le questioni aperte che creano rabbia e sfiducia tra i lavoratori a partire dalla famosa “riqualificazione dei lavoratori”, avviata e non ancora conclusa sotto il profilo giuridico; e che dire dell’assenza di qualsiasi confronto di merito su una programmazione del turn-over nel settore, credibile e ancorata ad una progettazione in grado di proiettare la forestazione calabrese anche sulla scena della lotta ai cambiamenti climatici e alla processionaria, ormai diventata endemica in molte zone della regione».
«Lavoratori e organizzazioni sindacali, chiedono a gran voce, alle istituzioni della Regione Calabria di chiudere le più importanti questioni ancora aperte: il rinnovo del contratto regionale e la riqualificazione e di programmare un servizio antincendio boschivo in linea con gli standard di sicurezza del settore».