Il primo maggio verrà celebrato "il funerale" di Bocchigliero, paese vittima dello spopolamento
Una manifestazione organizzata dal Movimento 1000 Papaveri Rossi in cui affrontare, attraverso un dibattito orizzontale tra cittadini, i problemi del territorio. «Diamo inizio ad una mobilitazione permanente per costruire un’alternativa al declino»

BOCCHIGLIERO - Il 1° maggio i cittadini di Bocchigliero scendo in piazza per dare una voce unitaria al dramma dello spopolamento. Una manifestazione organizzata dal Movimento 1000 Papaveri Rossi, nato il 25 aprile, in cui affrontare, attraverso un dibattito orizzontale tra cittadini, i problemi dei territori: il lavoro e i servizi, che non ci sono; l’isolamento, i divari territoriali, la mancanza di opportunità e le disuguaglianze sociali.
«Nel corso dell’evento - spiegano nella nota stampa - verrà celebrato il funerale di Bocchigliero, paese vittima dello spopolamento. Un’azione simbolica di sdegno per denunciare la condizione di marginalità e di degrado dei paesi delle aree interne. Quella di Bocchigliero è una micro-comunità con meno di mille anime sull’Altopiano della Sila. L’area più colpita dalla regressione demografica in Calabria: la regione più povera d’Europa».
«1000 Papaveri Rossi, è un movimento per la rinascita delle aree interne, aperto a tutti, che intende realizzare una rete tra cittadini, allo scopo di promuovere lo sviluppo e la coesione sociale e difendere i diritti delle comunità che vivono nelle aree interne. Un movimento di rivendicazione e di riscatto, che sappia unire la protesta alla proposta; che non si divida fra parti politiche avverse; che sia sintesi e strumento di unione fra i vari attori sociali».
«A Bocchigliero avrà inizio la raccolta delle tessere elettorali e delle licenze commerciali da recapitare successivamente nelle mani del Presidente della Repubblica. La raccolta verrà estesa in seguito anche nei comuni delle aree Jonica e della Sila Greca. La richiesta rivolta alla politica è chiara: il lavoro».
«Non si invocano elemosine o sussidi, ma investimenti pubblici che abbiano una visione strategica e lungimirante per i territori. Progetti concreti, condivisi e costruiti su misura delle comunità, che abbiano lo scopo di attivare economie sostenibili, capaci di cogliere le vocazioni territoriali. Dalla piazza del popolo di Bocchigliero si vuole dare avvio ad una nuova stagione di battaglie civili, sociali, culturali, che abbia come protagonisti i cittadini delle aree interne. Diamo inizio ad una mobilitazione permanente per costruire un’alternativa al declino» concludono.