Ente Parco Pollino, una tavola rotonda per preservare l'habitat della trota mediterranea
La discussione si è rivelata un momento prezioso di collaborazione tra tutti i soggetti, che ha posto le basi per iniziative e progetti che assicurino la salvaguardia e la valorizzazione di questa specie nel panorama naturalistico italiano

CAMPOTENESE - Si è tenuta ieri, presso il centro polifunzionale “La Catasta” di Campotenese, la Tavola Rotonda sull’“Attuazione delle Linee guida nazionali per la conservazione della trota mediterranea e del suo habitat”.
L’incontro ha consentito di presentare il nuovo documento di indirizzo, elaborato nell’ambito del Progetto Life Streams per la tutela della trota mediterranea (Salmo ghigii), e di favorire un confronto tra le Pubbliche Amministrazioni coinvolte nella protezione degli habitat acquatici e delle specie selvatiche.
All’evento hanno partecipato, oltre al Commissario del Parco del Pollino, Luigi Lirangi, i tecnici dei Parchi della Majella e del Pollino, di Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e dell’Università di Perugia, insieme ai rappresentanti dell’Ufficio Parchi del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata, del Settore Caccia e Pesca del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, dell’Unione Zoologica Italiana e al Direttore del Parco Nazionale della Sila, Ilario Treccosti, accompagnato dai tecnici del Parco.
Il documento presentato è frutto della collaborazione di numerosi enti e istituzioni: Agenzia Forestale Regionale per lo sviluppo del territorio e dell’Ambiente della Sardegna, Legambiente Onlus, Noesis s.n.c., Ente Parco Reginale di Montemarcello-Magra-Vara, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Ente Parco Nazionale del Pollino e Università degli Studi di Perugia (Dipartimento di Chimica Biologia e Biotecnologie).
Si tratta di uno strumento operativo e strategico di grande rilevanza, pensato per la difesa e il ripristino della trota mediterranea. Nel corso della Tavola Rotonda sono stati affrontati temi fondamentali, come il contrasto al bracconaggio, la tutela degli habitat fluviali e la gestione dell’ibridazione con la trota fario atlantica, introdotta in passato per il ripopolamento. L’obiettivo condiviso è avviare una gestione collaborativa e responsabile, volta a salvaguardare questa specie endemica di alto valore ecologico.
«Le nuove Linee Guida – dichiara il Commissario del Parco del Pollino, Luigi Lirangi – rappresentano un importante punto di riferimento per le istituzioni e i soggetti coinvolti nella gestione di questa specie. Sono un primo passo decisivo verso azioni coordinate e strategie condivise, fondamentali per garantire un futuro sostenibile alla trota mediterranea nei nostri corsi d’acqua. Inoltre, la trota mediterranea è una delle specie ittiche più antiche d’Europa e, in quanto autoctona, racchiude un forte valore identitario per il nostro territorio, soprattutto nel Parco del Pollino, dove trova una delle sue popolazioni più rilevanti. Proprio per questo dobbiamo impegnarci nella sua tutela, affinché il legame profondo tra la specie e l’ecosistema locale resti vivo e diventi un simbolo della nostra identità territoriale».
La discussione si è rivelata un momento prezioso di collaborazione tra tutti i soggetti interessati, ponendo le basi per iniziative e progetti che assicurino la salvaguardia e la valorizzazione della trota mediterranea nel panorama naturalistico italiano.