Riapre dopo il restauro il Convento di Santa Maria delle Grazie
Con questa celebrazione, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie entra in una nuova fase della sua storia, diventando sempre più un punto di riferimento per la comunità, un luogo di preghiera e di speranza, accoglienza e fraternità

CORIGLIANO-ROSSANO - Dedicazione dell’Altare e Benedizione della Chiesa di Santa Maria delle Grazie dopo il restauro nella IV Domenica di Quaresima – Domenica Laetare
Nella IV Domenica di Quaresima, si è tenuta la solenne celebrazione per la dedicazione dell’altare e la benedizione della chiesa di Santa Maria delle Grazie dopo i lavori di restauro. Un luogo carico di storia e spiritualità che è stato finalmente restituito alla comunità di fedeli. La Santa Messa è stata presieduta dall’Arcivescovo di Rossano-Cariati, Monsignor Maurizio Aloise e alla celebrazione hanno partecipato i sacerdoti della parrocchia, il Vicario Generale della Diocesi, numerosi religiose e religiosi e in particolare le Suore dell’Immacolata (Pime) che abitano il convento adiacente, e una folta rappresentanza di fedeli.
L’Arcivescovo, nella sua omelia, ha sottolineato il significato profondo di questa giornata, che coincide con la Domenica Laetare, la Domenica della Gioia, che invita la comunità cristiana a gioire nel cammino verso la Pasqua. Il gesto della consacrazione dell’altare e della benedizione della chiesa è stato visto come un segno tangibile di rinnovamento fisico e spirituale.
«Oggi consacriamo l’altare e benediciamo questa chiesa, simboli del nostro incontro con il Signore. Ogni volta che ci accostiamo all’altare, entriamo in un atto di profonda riconciliazione e di comunione con Dio», ha affermato Mons. Aloise. Il Vangelo della giornata, con la parabola del Figlio Prodigo, è stato il punto di partenza per riflettere sull’immenso amore e misericordia di Dio, che accoglie sempre con gioia chiunque torni a Lui, simboleggiato dal rinnovato altare che oggi diventa il luogo privilegiato di incontro con il Signore. Il Padre Arcivescovo ha ricordato la storicità e il valore di Santa Maria delle Grazie, un tempo sede dei Frati Francescani e luogo di preghiera per il popolo rossanese: «Santa Maria delle Grazie è stata un’oasi di pace per la città e per le campagne circostanti, testimoniando la carità cristiana attraverso il servizio ai malati e l’accoglienza dei pellegrini», ha aggiunto, citando la ricca tradizione della chiesa e il suo legame con la comunità religiosa.
Il culto è stato rilanciato, in seguito, anche attraverso la presenza di una fraternità di ispirazione monastica (che prendeva il nome della Chiesa) che ha abitato il luogo tra gli anni 1975-2010. La storia di Santa Maria delle Grazie è stata fatta conoscere non solo al territorio nazionale, ma un po' in tutta Europa, in quanto si sono creati legami intensi che, nonostante il succedersi degli eventi, permangono vivi ancora oggi.
Le Suore dell’Immacolata, che dal 2019 hanno assunto la custodia del convento e della chiesa, hanno proseguito l’opera di rinnovamento spirituale e pastorale, portando avanti la missione di accoglienza e di evangelizzazione.
L’Arcivescovo ha infine invitato tutti i presenti a vivere il cammino quaresimale come un’opportunità di conversione e rinnovamento, attraverso il perdono e la riconciliazione con Dio, per prepararsi a vivere con gioia il mistero della Pasqua.
Prima della Celebrazione Eucaristica Antonio Aprelino , progettista e direttore dei lavori, ha illustrato a grandi linee gli interventi di restauro che si sono realizzati grazie al contributo della Cei, tramite i fondi dell’8X1000 che ha finanziato il 70% dei lavori. Il restauro ha visto coinvolti, oltre al Padre Arcivescovo, che né ha seguito con passione il loro sviluppo, il Direttore dell’Ufficio Beni Culturali, don Nando Ciliberti, il rup della Diocesi Giuseppe Astorino e la Soprintendenza SABAP di Cosenza con Nicola Ruggieri che, con la sua alta sorveglianza, ha fornito utili indicazioni sui lavori che hanno potuto contare della preziosa collaborazione del restauratore, Giovanni Piccirillo.
Restituite alla chiesa anche due dipinti su tela ed il Crocifisso ligneo. La piccola tela ottocentesca della Madonna delle Grazie è stata restaurata da Roberta Gori.
A suggello della giornata nell’altare è stata posta la reliquia di Santa Aurelia, laica e martire della chiesa per aver rifiutato di rinnegare la sua fede cristiana.
La giornata si è conclusa con un rinnovato impegno della comunità nel custodire e promuovere il messaggio di speranza e di misericordia che la Pasqua porta con sé. Con questa celebrazione, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie entra in una nuova fase della sua storia, diventando sempre più un punto di riferimento per la comunità, un luogo di preghiera e di speranza, accoglienza e fraternità.