La sanità negata, la Sila Greca rivendica più assistenza territoriale. Sit-in della Cgil davanti all’Asp
«Ecografo inutilizzato da due anni e lavori fermi alla Casa di Comunità di Longobucco». Le richieste di sindacati e sindaci
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COSENZA - Un ecografo in dotazione da due anni ai poliambulatori e mai utilizzato: è una delle anomalie e carenze che interessano i centri della Sila Greca e che sono state segnalate stamattina dalla Cgil e da alcuni sindaci del territorio nel corso di un sit-in davanti alla sede Asp.
«Meno ospedali e più sanità territoriale», questa una delle rivendicazioni leggibili sugli striscioni affissi ed esposti dai manifestanti, che hanno lamentato la difficoltà a raggiungere le strutture sanitarie dai centri più interni come Longobucco, Bocchigliero e Campana, carenze tanto più gravi in paesi caratterizzati da spopolamento e invecchiamento inesorabili.
La Cgil di Longobucco, con la Cgil cosentina rappresentata dal segretario provinciale Massimiliano Ianni e lo Spi Cgil guidato da Francesco D’Orrico, aveva chiamato a raccolta la classe politica del territorio – segretari di partito, consiglieri comunali e regionali – oltre alle associazioni «per una sanità pubblica efficiente nei paesi interni e ultra-periferici».
Le richieste avanzate sono: una guardia medica, un’ambulanza h24 per le emergenze-urgenze, una pista di atterraggio per l’elisoccorso, l’inizio dei lavori della Casa di Comunità di Longobucco e il potenziamento di alcune aree specialistiche come cardiologia, diabetologia, psichiatria e medicina interna.