Castrovillari, domani i ragazzi del "Fermi Pitagora Calvosa" incontrano il Colonnello Andrea Mommo
L’iniziativa, nata con la proposta di progettazione “Da uno sguardo: film di studentesse e studenti sulla violenza contro le donne”, intende focalizzare l’attenzione sulle trappole della violenza di genere
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CASTROVILLARI - Giovedì 13 febbraio presso l’Auditorium Istituto d'Istruzione Superiore Fermi Pitagora Calvosa, il Polo Tecnico di Castrovillari ospiterà il Colonnello Andrea Mommo, comandante provinciale dei Carabinieri di Cosenza.
L’iniziativa, nata con la proposta di progettazione “Da uno sguardo: film di studentesse e studenti sulla violenza contro le donne” A.S. 2024/2025, intende focalizzare l’attenzione sulle trappole della violenza di genere.
Il tentativo di approfondire le tematiche già affrontate nel laboratorio teatrale Mechanè ha condotto la scuola a dialogare con importanti istituzioni pubbliche. Già lo scorso novembre i laboratori teatrali cittadini avevano incontrato la Polizia di Stato, con l’arma dei Carabinieri «si continua a camminare sulla strada dell’educazione all’alterità - afferma il Dirigente scolastico Raffaele Le Pera - Il viaggio era partito sotto le insegne di Otello, tragedia shakespeariana scritta nel 1604, una delle più conosciute, e forse una delle più moderne, archetipo stesso della gelosia. Con il Colonnello Andrea Mommo, si proverà a guardare nuovamente alla brutalità di storie come quella del Moro di Venezia, attraverso gli occhi di chi lavora quotidianamente per arginare la viltà della violenza contro le donne. Noi siamo grati al Comandante Provinciale dei Carabinieri per aver accettato il nostro invito e siamo grati al lavoro delle forze dell’ordine, per questa ragione cerchiamo, ogni volta che è possibile, il loro coinvolgimento nella nostra progettazione didattica».
L’incontro sarà moderato dal professor Francesco Gallo, che assieme alla professoressa Aprile, al professor Pandolfi e alla professoressa Gaudio, conducano il laboratorio teatrale della scuola.
«L’identità – sottolinea la professoressa Aprile – è la misura stretta del rapporto con gli altri. Senza la capacità di ascoltare, senza il confronto, senza il racconto delle esperienze altrui saremmo più poveri e più soli».
Appuntamento a domani, dunque, per difendere il corpo stesso delle donne e la loro necessaria libertà.