Un Natale speciale dai lavoratori del Terzo Megalotto
Gli operai impegnati sul cantiere della nuova Statale 106 hanno organizzato una colletta spontanea acquistando regali personalizzati per bambini ragazzi coinvolti nel progetto "L'appetito viene studiando"
CASSANO JONIO - Immaginate di essere bimbi e di vivere in una famiglia con difficoltà economiche. È il periodo di natale e vi viene chiesto di scrivere la "letterina" per Babbo Natale. Scrivete con la manina tremante, senza troppe pretese e anche senza tante aspettative. Poi accade la "magia" il regalo da voi richiesto arriva davvero. Quel peluche da abbracciare la notte… o quel gioco da tavola da fare in famiglia… quella macchinina rossa. Qualcuno ha esaudito davvero i vostri sogli. Gli occhi si riempiono di una luce diversa: siete stati ascoltati, e ciò non è scontato.
Questo piccolo ma bellissimo "miracolo" di Natale è stato possibile grazie agli operai e ad altri lavoratori impegnati a realizzare il Terzo Megalotto della Statale 106 Jonica tra Sibari e Roseto Caposulico, i quali hanno organizzato una colletta spontanea acquistando regali personalizzati per bambini ragazzi coinvolti nel progetto "L'appetito viene studiando".
Quest'ultima è un'iniziativa che sostiene i minori in situazioni di difficoltà, non è solo un semplice doposcuola ma è un luogo di crescita e speranza per chi proviene da famiglia in difficoltà economica e sociale e offre attività creative e sportive promuovendo l'inclusione il contrasto alla dispersione scolastica ed è sostenuta dall'8Xmille.
Nelle settimane precedenti le festività natalizie, raccontano le operatrici di "L'appetito vien studiando" in una intervista rilasciata a Gazzetta del Sud, i lavoratori «del Megalotto hanno contattato il nostro centro per coinvolgere i piccoli in una iniziativa unica: Scrivere una lettera a Babbo Natale. Così i piccoli hanno aperto i loro cuori e messo nel nero su bianco i loro desideri».
«Non si trattava di richieste esagerate ma dei sogni semplici. Nei giorni scorsi la consegna dei legali decorati con cura e con sopra i nomi di ciascun bambino consegnate durante un pomeriggio indimenticabile. La gioia dei piccoli era palpabile mentre scartavano i doni simbolo di amore attenzione personale».
«Occhi pieni di luce - continuano le operatrici - raccontavano tutta la meraviglia di sentirsi davvero ascoltati».
La responsabile del progetto, Angela Marino a nome del direttore della Caritas diocesana Don Mario Marino e del Vescovo della Diocesi di Cassano, monsignor Francesco Savino ringrazia i lavoratori e sottolinea «come questo gesto ci ricorda quando sia importante amare chi non ha le stesse possibilità soprattutto in un tempo in cui la povertà si fa sempre più forte e la comunità è chiamata a farsi prossima. Il loro esempio ci insegna che anche i sogni più piccoli meritano di essere ascoltati con il cuore».
(fonte Gazzetta del Sud)