Tradizione e spiritualità, si rinnova la magia del Presepe Vivente di Guglielmo d'Acri
Al via l’ottava edizione della rappresentazione, che si terrà i prossimi 26 e 27 dicembre. Un vero e proprio viaggio nel passato, un momento di celebrazione collettiva senza tradire i valori di autenticità, spiritualità e aggregazione
ACRI - Anche quest’anno Il piccolo borgo di Contada Guglielmo di Acri si trasforma in un luogo magico dove tradizione e spiritualità si fondono per regalare un’esperienza davvero unica ai visitatori.
La Piccola Contrada del comune Acrese è pronta ad ospitare l’8° edizione del suo Presepe Vivente, un evento organizzato dall’Associazione Culturale il Faro-Pietro Fusaro per i prossimi 26 e 27 Dicembre 2024 alla C.da Guglielmo di Acri dalle 15:30 alle 20:00, con il patrocinio del Comune di Acri e cofinanziato dalla Regione Calabria-Avviso attività culturali 2023 -PAC 2014-2020 Azione 6.8.3.
La manifestazione è uno degli appuntamenti più attesi del periodo Natalizio che quest’anno ha assunto una connotazione speciale per essere stati ricevuti in udienza in Vaticano da Papa Francesco lo scorso 14 dicembre in occasione della chiusura dei festeggiamenti dell’ottocentenario del presepe di Greccio di San Francesco.
Il Presepe quest’anno è dislocato su un percorso di 1 Km con circa 100 figuranti in 20 postazioni arricchite da effetti luci e sonori, incastonato tra le montagne e la vista sul mare del piccolo borgo di c.da Guglielmo, attraverso cui è possibile proiettarsi in un’altra epoca. Il visitatore viene colto dalla magia, trasportato dalla musica, dai costumi, dalle scenografie, dai mestieri antichi e dalle parole del tempo per compiere un tuffo nella storia e ritrovarsi difronte al mistero più grande dell’umanità.
Lo scroscio dell’acqua che scorre nel ruscello, il fabbro con il suo martello, il falegname pronto a tagliare la trave, il ciabattino intento ad incollare le suole, le lavandaie che inamidano le lenzuola, le filatrici che tessono e colorano la lana, i soldati romani tra le vie dei borghi, in un’aria forte e travolgente dei profumi delle pietanze calde preparate dall’osteria e accompagnate dal dolce e delicato suono delle zampogne,
Un vero e proprio viaggio nel passato, un momento di celebrazione collettiva senza tradire i valori di autenticità, spiritualità e aggregazione.
Ogni scena è curata nei minimi dettagli, in un cammino affascinante che porta alla capanna del Redentore. I luoghi saranno impreziositi da arredi d’epoca, musica di sottofondo che dona ai visitatori la possibilità di vivere gli effetti e l’atmosfera dell’antica città diventandone parte integrante.
Dichiara il presidente dell’Associazione “Il Faro”, Giorgio Sposato: «Quest’anno la rappresentazione del Presepe Vivente è davvero speciale, rappresentare la nostra comunità davanti a Papa Francesco lo scorso 14 Dicembre è stato un momento di grande emozione e orgoglio».
«In questa occasione speciale ci è piaciuto sottolineare che con la rappresentazione del presepe vivente si vuole raccontare le nostre piccole comunità, piene di tradizioni, storia, cultura in una cornice sostanzialmente semplice e collaborativa» conclude.