Oriolo, domani prende il via “Il Borgo che canta”
L’attesa manifestazione invernale punta sulla musica come strumento per valorizzare le risorse locali, scoprire talenti e rafforzare il senso di comunità, contrastando il fenomeno dello spopolamento. Colotta: «Vogliamo che la cultura si trasformi in un momento di aggregazione e solidarietà»
ORIOLO - Il prossimo 3 dicembre prende il via “Il Borgo che canta”, l’attesa manifestazione invernale di Oriolo, ideata e diretta da Angelica Artemisia Pedatella. L’iniziativa rappresenta una nuova visione culturale promossa dall’Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Simona Colotta, che punta sulla musica come strumento per valorizzare le risorse locali, scoprire talenti e rafforzare il senso di comunità, contrastando il fenomeno dello spopolamento.
«La musica è un linguaggio universale che dà voce a tutti - ha dichiarato il Sindaco Colotta - In un borgo ricco di bellezza come il nostro, crediamo che possa restituire un’identità condivisa, punto di partenza per un progetto sociale più ampio. Vogliamo una cultura che superi il semplice intrattenimento, trasformandosi in un momento di aggregazione e solidarietà».
Un ricco programma di eventi
La rassegna si apre con il laboratorio di cantautorato condotto da Santino Cardamone (3, 4 e 20 dicembre). Durante queste giornate, gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Amendolara, Oriolo e Roseto Capo Spulico collaboreranno alla creazione della “canzone di Oriolo”, un inno dedicato al borgo, che entrerà nel repertorio della banda musicale “Nuovi amici del Pentagramma”. Il progetto è supportato dall’Associazione Parke 2.0.
Il 20 dicembre, a conclusione del laboratorio, Santino Cardamone riceverà un plettro in legno artigianale realizzato da Nicola Franchino, noto artigiano e musicista apprezzato dai chitarristi jazz di fama mondiale.
Il 3 gennaio 2025 sarà la volta dello spettacolo “Baci d’Amore & Canzoni”, a cura della Compagnia Teatrale BA17, che unisce musica e danza per celebrare il mito dell’amore. Il cast comprende Amerigo Marino (tenore), Giuliana Tenuta (soprano), Angelica Artemisia Pedatella (regista e attrice), Giada Guzzo (coreografa e ballerina) e Raphael Burgo (ballerino).
La giornata sarà arricchita da un importante evento dedicato alla tradizione musicale e spirituale: la conferenza stampa e la cerimonia di consegna di un violino, un'opera unica interamente realizzata dalla Liuteria Jonica Corrado, guidata dai maestri Vincenzo e Marco Corrado, sarà al centro dell'attenzione. Il violino è stato creato come omaggio al Santo Protettore di Oriolo, San Francesco di Paola.
A rendere il momento ancora più speciale, sarà il maestro Francesco Corrado che, con il suo talento, darà voce a questo strumento durante l’esibizione. Un'occasione che unisce arte, devozione e maestria artigianale, celebrando il legame tra tradizione e innovazione.
Il programma si concluderà il 21 gennaio con un laboratorio sul marketing motivazionale attraverso letteratura e musica, rivolto ad adulti e adolescenti. Questa iniziativa si propone di esplorare il valore sociale dell’arte, stimolando il cambiamento personale e la riflessione interiore.
«Questo progetto mi è particolarmente caro - ha dichiarato il direttore artistico Angelica Artemisia Pedatella - non solo per la sensibilità e l’apertura della comunità di Oriolo, ma anche perché rappresenta un esempio di programmazione culturale innovativa. La Calabria che emerge è quella dei colori e della creatività, spesso ignorata dai media».
“Oriolo. Il Borgo che canta” è un progetto sostenuto e finanziato dall’Amministrazione comunale per rafforzare il legame tra cultura, tradizione e senso di appartenenza. Una manifestazione che promette di lasciare un’impronta significativa nella storia della comunità, trasformando Oriolo in un simbolo di rinascita e condivisione anche attraverso la musica.