Slow Beans, l'appuntamento di Slow Food sui legumi si terrà a Mormanno
Dal 6 all’8 dicembre prossimo il meeting della comunità leguminosa, che riunisce i produttori di legumi della rete italiana ed estera, si terrà nel centro pollineano in occasione del ventennale di Perciavutti
MORMANNO - Passaggio di consegne, nel Salone di Terra Madre che si è appena concluso a Torino, tra il comune di Capannori (in provincia di Lucca) e le comunità del Pollino. Dal 6 all’8 dicembre prossimo Slow Beans, il meeting della comunità leguminosa di Slow Food che riunisce i produttori di legumi della rete italiana ed estera, si terrà infatti a Mormanno in occasione del ventennale di Perciavutti, la sua festa identitaria.
Incontri, degustazioni e la mostra mercato saranno il contesto in cui presentare al pubblico due grandi momenti che, come ha dichiarato il sindaco Paolo Pappaterra «permettono di parlare del cibo di qualità, buono, pulito e giusto, ma anche di temi di grande attualità rispetto al sistema di produzione del cibo. Attraverso i legumi possiamo guardare al futuro scegliendo di salvaguardare la biodiversità dei sistemi territoriali e di produzione, ma soprattutto – conclude Pappaterra – affrontare le sfide del cibo presente e futuro partendo da una identità alimentare povera, ma ricca di valori nutrizionali e umani che ci appartengono».
C’è una rete di giovanissimi produttori che hanno ripreso la coltivazione del fagiolo poverello bianco, un legume quasi dimenticato, lavorando in sinergia con Arsac per scrivere il disciplinare ha permesso di realizzare la prima De.Co. sovracomunale in Italia con i comuni di Laino Borgo e Laino Castello. Grazie anche al sostegno del Parco Nazionale del Pollino è stato possibile portare a compimento il percorso di valorizzazione con la nascita del Presidio Slow Food dedicato al legume tradizionale.
La comunità dei produttori del fagiolo poverello ha recuperato i semi antichi di una grande storia di biodiversità alimentare del Pollino e allargato i confini dell’areale produttivo, diventando un esempio di una Calabria che crede non solo nella propria terra, ma anche nel paniere di eccellenza dei prodotti di cui dispone.
fonte: meravigliedicalabria.it
credit: Vincenzo Alvaro e Francesco Limonti