Garofalo propone "la panchina che unisce" nella villa comunale di Cassano
Il presidente del Centro Studi "Giorgio La Pira" spiega che «occorre abbattere ogni barriera che impedisce alle persone diversamente abili e agli anziani, di accedere ed usufruire degli spazi pubblici con facilità»
CASSANO JONIO - «Lavori in corso villa comunale di Cassano. Tra le tante proposte che la politica può offrire, alcune hanno per un significato speciale. Mi auguro, che qualcuno abbia pensato a chi è in difficoltà. Questo deve avvenire su tutto il territorio comunale con "la panchina che unisce". Ville e parchi per tutti».
È quanto chiede Francesco Garofalo, presidente del Centro Studi "Giorgio La Pira", della città delle terme.
«Occorre abbattere ogni barriera che impedisce alle persone diversamente abili e agli anziani, di accedere ed usufruire degli spazi pubblici con facilità. Favorire - evidenzia -, la progettazione degli spazi pubblici doverosamente a favore di tutte le persone che vivono situazioni di fragilità e non usufruiscono appieno di quegli stessi spazi comuni in quanto affetti da handicap. Un'iniziativa che già in altri Comuni d'Italia, viene portata avanti e compiuta con orgoglio e grande partecipazione e continua a registrare un consenso sempre crescente».
«La Panchina che unisce - prosegue Garofalo -, permette a chi già è seduto su una sedia a rotelle di essere accolto e trovare il proprio posto in un luogo preciso e dedicato senza restare in disparte. Lo spazio vuoto è collocato volutamente al centro, e non ai margini, per trasmettere più incisivamente il messaggio di aggregazione e di accoglienza. Gli stessi caregivers, spesso a loro volta costretti in spazi inevitabilmente emarginanti, potranno trovare nella "La Panchina che unisce" un momento di sollievo e di socializzazione» conclude.